TERAMO – Mentre sono ancora in corso i lavori per rifare per la seconda volta la copertura dell’Ipogeo, e in attesa che venga affidata la seconda tranche di interventi per il completamento della sala sottostante e dell’illuminazione che riguarderà anche piazza Garibaldi, spunta una nuova magagna per l’amministrazione comunale. Si tratta delle cosiddette “riserve” espresse dalla ditta che sta realizzando i lavori, in sostanza delle lagnanze, espresse a livello legale, per alcune inadempienze del Comune, legate alla questione dello stop imposto dalla Sovrintendenza in seguito ai ritrovamenti di reperti romani durante i lavori di scavo. «La società – ha incalzato ieri nel corso del Question Time il capogruppo del Pd Giovanni Cavallari – ha espresso ben 9 riserve nei confronti dell’amministrazione, chiedendo un cospicuo risarcimento. Al tempo stesso sono in corso i lavori per sistemare la copertura esterna, che ci costeranno altri 25 mila euro. Mi chiedo per quanto ancora vogliamo incaponirci a tentare di abbellire quella struttura orripilante». L’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Di Giovangiacomo ha precisato che la ditta ha chiesto una cifra decisamente alta, circa 800 mila euro, e che, alla fine, lunedì scorso, è stato raggiunto un accordo legale per 90 mila euro: questa sarà la somma che il Comune dovrà dare al privato che sta realizzando l’opera.
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