I parlamentari abruzzesi incontrano a Teramo i sindaci fuori cratere. Servono 660 milioni

TERAMO – Alla vigilia della revisione economica di bilancio in fase di stesura al Governo a partire da domani, i sindaci dei 110 Comuni fuori dal cratere si sono dati appuntamenti a Teramo con i parlamentari abruzzesi per sottoporre le esigenze al Governo ma soprattutto quantificare le risorse necessarie a rimettere in sesto l’edilizia privata. Più di 90 milioni di euro sono già stati stanziati ma servono ulteriori 660 milioni di euro per evadere le richieste che i cittadini hanno inoltrato ai Comuni. Da questa cifra è escluda l’edilizia pubblica. Per la provincia di Teramo si cntano più di 1500 pratiche di cui circa 600 nel solo capoluogo. All’inncontro promosso dal sindaco Maurizio Brucchi, oltre ai sindaci, hanno preso parte il segretario generale della Regione Enrico Mazzarelli in rappresentanza del governatore, e i parlamentari Tommaso Ginoble, Paola Pelino, Enza Blundo,e Paolo Tancredi. "Domani a Roma si dicuterà della distribuzione di questi fondi, e ci aspettiamo che i nostri parlamentari facciano valere le ragioni dei Comuni chiamati in causa per il risarcimento ai cittadini". L’incontro odierno è servito inoltre a portare sul tavolo dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, diretto dall’ingegner Aldo Mancarti, i problemi dei Comuni teramani. “Da poco tempo la Regione ha istituito degli Uffici Territoriali per la Ricostruzione e per quel che riguarda la provincia di Teramo – spiega Brucchi – questo è stato collocato a Montorio. Temiamo che queste strutture, composte da una equipe di 7 tecnici individuati dal noto “concorsone, daranno priorità solo alle pratiche dei Comuni inseriti all’interno del cratere. Per questo oggi abbiamo chiesto ai tecnici della Regione di poter contare su uno staff di ulteriori quattro tecnici dedicati alle sole istanze dei Comuni fuori dal cratere. L’ingegner Mancurti ha accolto con disponibilità questa richiesta e altrettanta sensibilità hanno mostrato i parlamentari per portare a Roma le nostre richieste. Sui Comuni gravano pesanti debiti e responsabilità – ha detto ancora Brucchi – abbiamo ancora pendenze con gli albergatori per le somme stanziate per l’autonoma sistemazione dopo il terremoto. Confidiamo che con un programma pluriennale di stanziamento di fondi e una equipe tecnica dedicata di poter riuscire a dare risposte ai cittadini danneggiati e alleggerire i sindaci”.