«Incentivi fiscali per chi assume disoccupati teramani»

TERAMO – «Mentre in città, da parte di qualcuno, ci si interroga  e ci si appassiona per le vicende giudiziarie o veterinarie di Biancone molte famiglie teramane vivono con disperazione il momento di grave crisi economica che attanaglia l’Italia ed in particolare la nostra città». Ad affermarlo è il capogruppo della lista “Al centro per Teramo” Roberto Canzio, che rilancia una proposta già presentata in precedenza: prevedere degli incentivi fiscali per chi assume dei disoccupati teramani. L’idea, come sottolinea Canzio, è stata lanciata «più di un anno fa», attraverso un ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale. «Purtroppo – aggiunge Canzio – ad oggi non essendoci un regolamento per l’assegnazione di tali fondi quel provvedimento, che serve per tentare di creare occupazione e quindi capacità reddituale per le famiglie in difficoltà, non è ancora attuabile.Pur comprendendo tutte le difficoltà amministrative del momento, pur sapendo che il Sindaco Brucchi è stato tra i più convinti sostenitore della necessità di questo provvedimento, se non verrà portato il provvedimento all’attenzione del Consiglio Comunale sarò costretto a dover presentare io stesso una proposta di regolamento per l’assegnazione di tali incentivi al fine di dare una speranza di ottenere la dignità di un lavoro a chi non lo ha.  Gradirei, infine, che non mi si rispondesse che il Comune non ha fondi perché se è vero come è vero che tali fondi “escono” dalle tasche dei cittadini teramani sicuramente gli stessi saranno d’accordo che tali risorse vengano utilizzate per questi scopi». Intanto il consigliere si dice preoccupato per l’introduzione della nuova Service Tax, che, a suo dire, «aumenterà la pressione fiscale sulle famiglie numerose e che per condizioni economiche vivono spesso in appartamenti a canone sociale. Infatti, il nuovo tributo risulterà più conveniente per chi possiede e vive in un appartamento al centro di Roma di settanta metri quadrati che per una famiglia che vive in affitto in un appartamento a canone sociale  di edilizia residenziale pubblica tipo Colleatterrato Basso, Frondarola, Villa Vomano o Villa Gesso, di cento metri quadrati perché magari ha tre figli a carico, in quanto la nuova tassa sarà calcolata in base alla superficie e al numero degli abitanti andando in palese contrasto con la prima regola che uno Stato che si definisce civile dovrebbe rispettare ossia l’equità valutando la capacità reddituale di ogni singola famiglia».