TERAMO – Poteva essere l’ennesimo tragico incidente sul lavoro, ma per fortuna l’abilità e l’esperienza del ruspista ha evitato che lo diventasse. Sono stati comunque attimi di paura quelli vissuti oggi a Ponte Vezzola, in un’area di cantiere che sta diventando ‘famigerata’. L’operaio stava manovrando una ruspa della ditta Ics di Quintino Stanchieri e svolgeva lavori di sbancamento per raggiungere una perdita d’acqua di una addutrice della Ruzzo Reti quando il terreno sotto al mezzo ha ceduto: la benna ha trovato materiali di risulta, in particolare cavi di ferro, ai quali si è agganciata. La ruspa non ha avuto più possibilità di movimento e si è adagiata pericolosamente su un lato, mentre il ruspista cercava di limitare i danni operando sui cingoli, fino a quando il mezzo è affondato per due terzi nell’acqua, in bilico nel fango sopra un dislivello di una decina di metri rispetto al sottostante torrente Vezzola. I soccorsi sono stati immediati. Sono intervenuti i colleghi di lavoro dell’operaio e altri dal vicino e confinante cantiere della Coestra che stanno costruendo il nuovo Ponte Vezzola. Le operazioni di recupero, tuttora in corso, sono rese difficili dall’affiorare dell’acqua e dal peso della benna, che supera le 25 tonnellate. Sono al lavoro i vigili del fuoco di Teramo con una gru. Nessuna conseguenza per il ruspista, uscito indenne dall’incidente.
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