Minacce al pm, il fascicolo sull'investimento sospetto cambia titolare

ROSETO – Passa di mano il fascicolo giudiziario sul giallo di Roseto, sull’investimento mortale di Roberto Natalini, il rosetano 52enne falciato e ucciso lo scorso 10 settembre lungo la statale Adriatica, in pieno centro. Secondo fonti giudiziarie, il pubblico ministero Greta Aloisi ha rimesso il fascicolo nellel mani del procuratore Bruno Auriemma per incompatibilitá ambientale. Avrebbe ricevuto minacce, così come in procura sarebbero arrivate lettere anonime che avrebbero indotto il magistrato a rinunciare al compito di fare chiarezza sull’incidente, in favore di un altro magistrato che possa affrontare con maggior serenità la vicenda. Auriemma ha trasferito i documenti dell’indagine al sostituto procuratore Davide Rosati. Come si ricorderá ad investire il rosetano, che viaggiava in sella alla sua bicicletta elettrica, era stato A.B., commerciante 38enne, anche lui rosetano e legato alla vitima da uno stato di conflittualitá quasi perenne, caratterizzata da continui litigi, scontri verbali e addirittura anche fisici inalcuni casi. Da qui il sospetto che l’incidente non sia stato causale ma provocato apposta. A.B. è stato indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso – si presentò al comando della Polstrada di Giulianova solo a notte fonda, dopo essersi allontanato dal luogo dell’incidente senza soccorrere la vittima a terra sull’asfalto – e di recente sull’Adriatica è stata anche fatta una ricostruzione dell’incidente da parte dei periti. Il clima attorno alla tragica vicenda di cronaca è stato teso sin dall’inizio. Minacce di ritorsioni nei confronti dell’automobilista investitore sono state portate giá dal giorno dei funerali di Natalini.