Caos Pdl, i vertici teramani con i "diversamente Berlusconiani"

TERAMO – Nel cuore del caos politico che si sta consumando all’interno del Pdl, sembra netta la posizione degli esponenti teramani, schierati con le colombe del partito. A prendere in prestito la definizione del segretario Angelino Alfano è proprio il segretario del Pdl teramano, il senatatore Paolo Tancredi: «Anch’io mi sento ‘diversamente Berlusconiano’». «Certamente la posizione di Berlusconi era prevedibile – commenta Tancredi – vista la rigidità nelle posizioni che ha assunto il Governo, rigidità nei confronti della quale nessuno poteva aspettarsi che saremmo rimasti inermi di fronte al depezzamento del nostro leader. Certo è, però, che la tradizione moderata da cui provengo non mi consente di condividere gli estremismi venuti fuori in queste ore. Sono sicuro che in Abruzzo sapremo muoverci insieme. E’ in corso un dibattito, ed è importante che in un partito si discuta visto che ci hanno sempre accusato di essere un partito dirigista. Oggi è in corso la riunione dei gruppi parlamentari, vedremo cosa scaturirà, ma prevedo e auspico la compattezza degli abruzzesi. Alla vigilia del voto all’Emiciclo vogliamo coltivare alleanze, e non possiamo permetterci le posizioni rigide assunte dai cossiddetti ‘falchi’». Condivisibile la posizione di Alfano e dello stesso Quagliariello anche per il capogruppo del Pdl, Lanfranco Venturoni, che sostiene: «Spero che non si spacchi il partito ma credo intanto che far cadere il Governo sia una scelta che verrebbe recepita malissimo dagli elettori che non la condividerebbero. E’ impensabile tornare a votare senza quelle riforme che servono all’Italia. Spero che prevalgano le ragioni delle ‘colombe’». E quali scenari si intravedono in casa nostra? «E’ prematuro, ma sicuramente la scelta di Chiodi di non fissare la data delle elezioni – ha concluso Venturoni –  si è dimostrata lungimirante. Questa fibrlllazione interna al partito era nell’aria e il Governatore ha avuto la giusta cautela».