Presentazione in stile convention per Gianluca Pomante

TERAMO – Una conferenza stampa in stile covention, quella scelta da Gianluca Pomante, che, come anticipato da emmelle.it, ha prestato questa mattina la sua candidatura a sindaco di Teramo, sostenuto dalle liste civiche “Il Popolo di Teramo”, “Teramo 3.0” e il “Movimento 139”. Accanto a lui anche un nome di spicco della Regione: Carlo Costantini, che lo sostiene nella sua corsa a primo cittadino, oltre al presidente del “Popolo di Teramo” Giancarlo Tacchetti, Christian Francia ed Enrico Melozzi di “Teramo 3.0”. “Restart Teramo” è lo slogan scelto dal candidato, che è rimasto “dietro le quinte”, scegliendo di parlare per ultimo, in piedi, e mostrando dei filmati tratti da “Il re leone” e “Kung fu Panda”, due cartoni animati di successo, che lanciano anche dei messaggi che Pomante ha deciso di fare suoi: “Ricordati chi sei” e “Il presente è un dono”. Il candidato sindaco ha detto di sognare una città in cui si recupera il senso di solidarietà e in cui «la gente non si guarda in cagnesco», puntando su dieci valori fondamentali: onestà, positività, solidarietà, educazione, partecipazione, esempio, dinamismo, fiducia, ecologismo, per un nuovo «Rinascimento teramano». Entro 15 giorni sarà pronto il programma completo, intanto stamattina Pomante ha lanciato l’idea dei “mercatini di Natale”, un’iniziativa per rilanciare l’economia cittadina e per permettere ai produttori locali di mettersi in mostra con le loro risorse. «Il programma – ha detto Pomante – sarà aperto ai contenuti e alle idee di tutti».  E non sono mancati anche gli interventi polemici di Enrico Melozzi e Christian Francia, che hanno sottolineato i difetti e i problemi legati all’attuale amministrazione, citando anche il recente episodio della scuola esplosa. «Il Comune – ha spiegato Francia – circa due anni fa ha bandito un concorso per amministrativi per 3 posti, alla fine la graduatoria è slittata e sono state assunte ben 14 persone che ci costano 500 mila euro l’anno, questi soldi potevano essere utilizzati per incrementare la sicurezza sulle scuole». Da Melozzi sono arrivate polemiche soprattutto per quanto riguarda la gestione della cultura e sullo  «smembramento del Braga». Per Costantini «Pd e Pdl rappresentano il problema, bisognerebbe essere pazzi per continuare a votarli, serve qualcosa di nuovo, che arrivi dal basso e dalla società. Teramo finora ha rappresentato l’emblema delle larghe intese, anche se non si è visto in maniera troppo evidente, sicuramente i due schieramenti hanno dialogato per spartirsi potere e poltrone, è ora di cambiare».