TERAMO – Torna tutto in discussione nell’appalto per la realizzazione di un Centro unico di prenotazione (Cup) della sanità abruzzese. La gara che era stata aggiudicata al consorzio di imprese Nike di Teramo e Gesan di Caserta, è stata revocata dalla Asl di Chieti, capofila della gara pubblica da 57 milioni di euro. All’origine dell’annullamento, alla vigilia dell’udienza del Tar che avrebbe dovuto discutere del ricorso presentato dalla seconda classificata (la Cns di Bologna), ci sarebbero irregolarità documentali nelle certificazioni previste per legge nella normativa antimafia. Il provvedimento, che riporta a zero l’organizzazione di un servizio atteso da anni, si presta adesso a una serie di iniziative giuridico-amministrative di non poco conto. Perchè se è vero che finora c’era il ricorso della ditta che aveva fatto l’offerta maggiore e meno appetibile (più onerosa di circa 12 milioni di euro), la stessa potrebbe avanzare richiesta di affidamento, dopo l’esclusione della vincitrice; quest’ultima a sua volta è molto probabile che adisca le vie legali per il riconoscimento di un danno ricevuto dall’annullamento. Con la conseguenza che la nuova gara d’appalto potrebbe slittare di molti mesi.
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