Ricerca idrocarburi, contro i permessi si mobilita l'Unione dei Comuni

TERAMO – Dopo il ricorso presentato dai sindaci di Campli, Bellante e Mosciano contro le autorizzazioni di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in provincia di Teramo anche l’Unione dei Comuni della Val Vibrata ha dato incarico legale contro il programma denominato “Colle dei nidi” L’Unione dei Comuni ha contestualmente richiesto interventi legislativi finalizzati ad un maggiore coinvolgimento nelle decisioni che riguardano attività impattanti sul territorio. “Pur non avendo alcuna competenza istituzionale in materia – dichiara il presidente dell’Unione De Annuntiis – i sindaci della Val Vibrata ritengono che debbano essere parte attiva nello stimolare le giuste politiche sui propri territori e incaricano un legale per predisporre ricorso al Tar contro il permesso rilasciato dal Ministero dello Sviluppo Economico”. Tale permesso sembrerebbe irregolare poiché si ritiene che lo stesso debba essere preceduto dalla V.I.A (valutazione di impatto ambientale), e in sede di rilascio da parte della regione,  avrebbe dovuto registrarsi l’incompatibilità del progetto con il programma regionale di sviluppo del territorio, in quanto il progetto interesserebbe persino aree naturali protette. “La provincia di Teramo e la Val Vibrata – prosegue De Annuntiis – puntano e credono molto in un futuro di green economy per il proprio territorio, data la sua innata vocazione turistica, che ne ha fatto negli anni un fiore all’occhiello per tutta la regione.  La Val Vibrata perderebbe l’immagine verde che le appartiene con danni economici e alla qualità della vita. Per queste motivazioni la Giunta dell’Unione dei Comui rinnova il proprio dissenso al programma di ricerca intraprendendo tutte le iniziative idonee a contrastare tale programma.