«Senza telefono e internet dopo l'alluvione», imprenditore scrive a Chiodi

TERAMO – «Dopo l’alluvione siamo rimasti senza linee telefoniche e Internet». E’ una lettera aperta, indirizzata al presidente della Regione Gianni Chiodi, quella a cui affida il suo sfogo Piero Faraone, imprenditore di Tortoreto, titolare della Ima Spa (Industria metalmeccanica adriatica .  «Siamo al 4° giorno senza telefono – scrive l’imprenditore – abbiamo avuto una assenza delle linee internet per 3 giorni. Secondo Telecom il tempo limite per riparare le linee è di 7 giorni… quindi si tollera di essere isolati dal mondo per 7 giorni ? Come lei sa, per una impresa che vuole internazionalizzarsi, le linee di comunicazione sono indispensabili». Faraone sottolinea inoltre che, con il mercato italiano che è sempre più in caduta libera, gli imprenditori dotati di iniziativa, hanno deciso di investire ingenti somme per l’innovazione e per la ricerca di nuovi mercati, mantenendo la forza lavoro in loco, e tentando anche di incrementarla. «Ma come possiamo fare – si legge ancora nella lettera – se non abbiamo delle linee di comunicazioni decenti? Consideri che nella nostra zona non esiste la linea Adsl, Telecom dice che siamo collegati ad una vecchia centrale nel territorio di Cavatassi che non sarà sostituita, ogni volta che vengono due gocce dal cielo, per noi si trasformano in un incubo, fin a quando di recente sono scese 4 gocce ed è catastrofe». L’imprenditore lamenta anche che gli sforzi compiuti per avviare il commercio on line sono vanificati senza una rete internet affidabile e veloce. «Mi rivolgo a lei conclude l’imprenditore Presidente, che conosce il nostro mondo, sperando che, rendendosi conto della gravità della situazione in cui siamo messi, ci dia una mano. Noi chiediamo che venga posta una centrale telefonica tale da poter avere la linea Adsl indispensabile oggi per ogni attività’ di business. Non vorrei essere costretto ad emigrare da questa amata terra. La ringrazio per l’attenzione e porgo i miei cordiali saluti».