Chiodi spinge le "tre punte" di Berlusconi

TERAMO – Quando ha parlato di "tre punte" il pubblico presente ha guardato attorno e ha pensato avrà contato male, vedendo al suo fianco Brucchi, Di Dalmazio, Gatti e Mazzarelli. Ma Gianni Chiodi si riferiva alla nuova organizzazione di Forza italia che questa sera ha presentato ufficialmente ai ‘quadri’, quegli amministratori e iscritti al Pdl che hanno scelto, nella diaspora, di seguitare a sostenere Silvio Berlusconi. Le "tre punte" della nuova Forza italia sono i Club di Silvio, il partito e gli eletti. Sui primi, già oltre 3.300 in Italia, “Berlusconi conta molto come espressione di speranza – ha detto il Governatore fresco ricandidato alle elezioni regionali per il centrodestra – contro quello che all’estero, semmai accaduto, non sarebbe stato chiamato diversamente da ‘golpe’». E’ sulla decadenza decisa a tavolino dell’ex premier, sulla ‘indecadibilità’ – secondo un neologismo coniato sul momento da Chiodi – di Berlusconi (che «dicono i sondaggi di opinione, intercetta ancora molto dell’elettorato italiano») è stato imperniato il discorso del presidente della Regione alla platea riunita all’Hotel Sporting questa sera. Contro chi, a sinistra e nella magistratura, crede di aver messo da parte Berlusconi («che più lo portano giù e più si tira su»), soprattuto a favore delle nuove generazioni e di una nuova coesione tra queste e la precedente, si è speso l’intervento del Governatore. Al suo fianco, gli assessori regionali Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio, il segretario generale della Regione, Enrico Mazzarelli e il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. Molti i presenti, circa due centinaia, e tra questi assessori comunali teramani (Agostinelli, Cozzi, Marchese, Campana) e provinciali (Romandini), i capigruppo di Futuro In e Lista Civica, Fracassa e Canzio, altri sindaci (di Alba Adriatica, Piccioni e di Silvi, Vallescura, di Tortoreto, Monti, di Atri, Astolfi) e il consigliere regionale Riccardo Chiavaroli.