Cgil e Cisl: «Continua lo smantellamento dei presidi ospedalieri periferici»

TERAMO – «Continua lo smantellamento dei presidi ospedalieri periferici». La denuncia arriva dai sindacati Cgil e Cisl, relativamente agli ospedali di Sant’Omero e Giulianova, dove sono state tolte 3 unità infermieristiche ed un capo sala per trasferirli a Teramo. «Sono anni – affermano i sindacati – che denunciamo la mancanza di personale sanitario, siamo rimasti inascoltati e l’incapacità dei dirigenti dalla ASL si ripercuote sui lavoratori e cittadini. I reparti dove è stato tolto il personale infermieristico sono ridotti all’osso e ci saranno problemi per coprire i turni». Secondo i sindacat, gli ospedali periferici in questi anni sono stati privati di servizi e personale senza creare in alternativa una medicina del territorio «si cerca invece – è la sottolineatura di sindacati – in maniera subdola di privatizzare L’Assistenza domiciliare integrata.  Ci chiediamo quali sono gli interessi che stanno dietro a queste scelte. Si vive alla giornata senza una politica sanitaria che dia risposte alle esigenze dei cittadini». I sindacati chiedono quindi come sia possibile ridurre la mobilità passiva, e annunciano che nell’incontro di domani con il nuovo manager Paolo Rolleri chiederanno di parlare anche dei problemi della sanità teramana, e dei «danni che sono stati commessi in questi anni». Tre sono dunque le richieste avanzate dai sindacati: che gli infermieri trasferiti vengano sostituiti, che venga redatto un Piano straordinario per l’assunzione di personale sanitario e l’immediata proroga dei lavoratpri precari. «Non faremo sconti se la ASL continua nella politica di non ascolto, chiameremo i lavoratori e i cittadini alla protesta, la sanità è un servizio che gli utenti pagano profumatamente», concludono i sindacati.