Università, si punta sui due "superpoli"

TERAMO – Una conferenza stampa anche nella lingue dei segni per illustrare i traguardi raggiunti dall’Ateneo e gli obiettivi strategici da realizzare nel medio e breve periodo. Il rettore Luciano D’Amico affida agli studenti del primo e secondo anno di Scienze della comunicazione il compito di realizzare in filmato riassuntivo delle tappe fondamentali della “rivoluzione”, che è in primis culturale, dell’Ateneo, dall’elezione dello stesso D’Amico al rinnovamento di tutta la governance di Ateneo, fino al Patto con lo studente e al successo dell’iniziativa “Welcome matricole”, con Ficarra e Picone. Ovunque spicca il nuovo logo dell’Unite, riportato persino sulle bottiglie d’acqua e sul maxi panettone che il rettore taglia insieme al direttore amministrativo Maria Orfeo e all’assessore regionale Paolo Gatti: un cubo rosso con la scritta bianca. «Abbiamo ricreato le condizioni affinché l’Università possa cominciare a decidere del proprio futuro, migliorando le condizioni di vita degli studenti e coltivando progetti condivisi con il territorio».

LE MATRICOLE CRESCONO DEL 30% – Sono 1600 le nuove matricole, un numero destinato a salire, secondo il rettore, nei prossimi mesi: l’obiettivo è 2 mila. Un risultato importante per l’Ateneo, anche in considerazione del fatto che tutti hanno aderito al Patto con lo studente. «Anche i dottorati, con il sostegno della Regione, sono stati quadruplicati: abbiamo ricevuto 250 domande di partecipazione, alcune anche dall’estero, e ne siamo molto contenti», aggiunge D’Amico.

L’OBIETTIVO: “DUE SUEPERPOLI“– Un’Università più snella, con meno sedi e con un’attenzione tutta concentrata su didattica e ricerca è quella voluta dal rettore. «Continueremo con la razionalizzazione – annuncia D’Amico – abbiamo tagliato tutti i costi non direttamente connessi con la ricerca e la didattica. Ora i nostri obiettivi strategici sono due: completare il polo di Piano D’Accio, portando anche la Facoltà di Biotecnologie  Bioscienze, dotandole di laboratori degni del loro livello di ricerca, e terminare la sistemazione del Polo umanistico di Colleparco, dove il 6 gennaio contiamo di aprire anche la mensa». Appena saranno risolti i problemi tecnici per le tecnologie da utilizzare per attivare le schede di riconoscimento, ogni docente ma anche ogni studente sarà dotato del proprio cartellino.

GATTI: «UN NUOVO CLIMA DI COLLABORAZIONE RECIPROCA» – Presente alla conferenza stampa anche l’assessore regionale Paolo Gatti, che ha sottolineato il nuovo clima di fiducia e collaborazione che arriva dall’Ateneo, sempre più vicino al territorio. «Finora abbiamo stanziato circa 1 milione di euro per l’Ateneo teramano, sostenendo anche la ricerca, sono stati fondi spesi bene, visti i risultati raggiunti».