Pietracamela si prepara all'evacuazione di domattina

PIETRACAMELA – E’ tutto pronto a Pietracamela per dare il via domattina alle 7.30 all’evacuazione della popolazione per permettere quello che in gergo tecnico si chiama ‘disgaggio’ della massa rocciosa di circa mille metri cubi che sovrasta l’abitato, nei pressi del promontorio di Capo le Vene. Nel corso della riunione tecnica presieduta dal prefetto Valter Crudo lo scorso 13 dicembre, è stato pianificato nei minimi dettagli cosa sarà fatto e chi lo farà. La massa rocciosa verrà fatta brillare attraverso alcune mini-cariche di esplosivo sistemate nei punti cruciali del fronte roccioso, con lo scopo di sbriciolare il grande masso che incombe sulle case. Le operazioni dovrebbero concludersi verso le 19.30, orario in cui la popolazione dovrebbe far rientro nelle case. Il dispositivo di sicurezza è imponente. Nell’iniziativa saranno impegnate le forze di polizia, i vigili del fuoco, il 118, la Croce Rossa Italiana, il Corpo nazionale di soccorso alpino e il personale del Comune. Saranno istituiti un Posto di Comando avanzato e un Posto Medico avanzato, a ridosso di una "zona rossa", che sarà istituita entro un raggio di 400 metri dal punto dove brilleranno le cariche. Tutti coloro che abitano in questa area saranno fatti evacuare dalle case e ricoverati, dove necessario, in un albergo dei Prati di Tivo. Il sindaco di Pietracamela, Di Giustino, ha emesso una ordinanza con cui vieta le escursioni in zona e la raccolta dei funghi, mentre allo stesso modo sarà vietato il transito lungo le strade di collegamento con Pietracamela per l’intera durata delle operazioni. La prefettura di Teramo ha anche chiesto che sull’area venga imposto il divieto di sorvolo.