"Da Brucchi un bilancio di incompiute". L'opposizione: "Quale progetto per la città? La crisi non è un alibi"

TERAMO – E’ una bocciatura senza appello quella che arriva dall’opposizione verso l’operato della Giunta Brucchi contestata duramente nei risultati e nelle scelte politiche l’indomani il bilancio del quinquennio tracciato dal sindaco allo scadere del suo mandato. «L’amministrazione Brucchi – capogruppo di Rifondazione comunista Sandro Santacroce – in questi anni ha dimostrato solo l’incapacità totale di gestire la città e i risultati, nonostante ciò che dice il sindaco, sono sotto gli occhi di tutti. Quali obiettivi ha centrato? La città è ferma, è questo l’unico dato evidente. Se prima potevo dare in parte la colpa alla difficile situazione economica che stiamo attraversando, adesso, dopo aver ascoltato le parole del sindaco mi rendo conto che si tratta invece di scelte amministrative errate». Tra le maggiori incompiute Santacroce cita il caso del nuovo teatro. «Era uno dei punti caratterizzanti del programma, così come il recupero dell’ex manicomio. In merito al Lotto zero, opera dell’Anas, il Comune non ha saputo portare a termine le procedure di esproprio per lo svincolo della Gammarana, che di fatto è ancora fermo. Le manutenzioni sono pressoché nulle, non credo che ci sia molto da vantarsi». Rincara la dose il consigliere Manola Di Pasquale che ironizza sulle opere “incompiute”. “In realtà qualcosa per rimanere ‘incompiuto’ dovrebbe essere messo almeno in cantiere – ha dichiarato l’avvocato teramano- invece da questa amministrazione non abbiamo visto portare a termine nemmeno i progetti lasciati dai predecessori: parlo dello svincolo della Gammarana, della strada dell’università, ma anche dei nuovi arredi urbani che dovevano completare di Piazza Dante”. In realtà quel che è più grave, a giudizio di Manola Di Pasquale, è stata la mancanza di una programmazione politica, di una visione su quale idea di città consegnare al futuro. “E’ normale che in assenza di un progetto questa amministrazioni si sia affidata solo ai rincari e al prelievo fiscale per portare avanti le sue attività”. “Imbarazzante” è invece il termine con cui il consigliere Verna ha stigmatizzatola conferenza stampa di bilancio del sindaco, anche se si riserva di “smontare” punto per punto i traguardi del sindaco nel corso di una conferenza congiunta convocata dal Pd per il giorno della Befana. Stessa opinione per Valdo Di Bonaventura (Città di Virtù) che elenca tutte le promesse non mantenute. «Innanzitutto – afferma – ci vuole un bel coraggio a presentare in pompa magna dei risultati che sono davvero fallimentari sostanzialmente su tutti i fronti, anche volendo dare in parte la responsabilità alla difficile situazione di tutti gli enti locali non ci sono molte giustificazioni. Sulla viabilità è da rilevare la questione dello svincolo della Gammarana, ma anche della famosa bretella di collegamento con l’Università che sarebbe dovuta essere realizzata con il cosiddetto finanziamento Castellani, le rotonde non sono state completate, i manti stradali sono di fatto abbandonati. Sul fronte ambientale è evidente lo stato in cui si trova il parco fluviale, con le sue interruzioni, le aree verdi, che sono sempre meno, e il degrado dei parchi gioco. Dal punto di vista economico, questa Giunta si è distinta per l’aumento delle tasse, dall’Imu alla Tares, che stanno mettendo in ginocchio famiglie ed imprenditori, mentre dall’altro lato si è registrato l’aumento, a mio avviso vergognoso, dei premi ai dirigenti comunali, e l’assunzione di 14 amministrativi, in un concorso che ne prevedeva solo 3, mentre mancano gli operai. Non siamo riusciti ad intercettare i fondi europei. L’unica opera portata, in parte, a termine, è l’Ipogeo, che, a detta di molti ha distrutto l’immagine di piazza Garibaldi».

Il "contro-bilancio" del candidato Pomante: "Brucchi risarcisca i cittadini". L’Ipogeo? Una tomba per i pedoni. Sicurezza delle scuole? "Solo un asilo esploso".

Chiede invece di risarcire i cittadini danneggiati, il candidato sindaco per le liste civiche Gianluca Pomante, che rintuzza Brucchi, che come il “medico delle barzellette” dichiara che per la sua città dichiara che l’intervento è perfettamente riuscito “ma il paziente è morto a causa di fattori esterni". “Dove vive? – commenta Pomante -. Il sindaco tagliando i nastri del Lotto Zero si è attribuito il merito di un’opera Anas, durata trent’anni e che ha devastato parte di Corso Porta Romana. Le famiglie e le attività ancora non riescono a tornare negli immobili ed attenderanno i risarcimenti per anni. I Vigili del Fuoco sono ostaggio di una strada a senso unico che impedirà loro, in caso di incidente in Via Diaz, di intervenire per una concomitante emergenza, non avendo altre uscite. Le code si sono solo spostate da Via Po allo svincolo di Corso Porta Romana e i residenti di Mezzanotte hanno rinunciato definitivamente ad andare in centro a piedi. Se il merito è del sindaco – ironizza il candidato – si faccia carico anche dei risarcimenti”. Preoccupazione legge Pomante anche sulle importanti novità annunciate dal primo cittadino per la strada dell’università, per l’area del vecchio Stadio Comunale e per lo svincolo del Lotto Zero alla Gammarana. “C’è da avere panico per i residenti di quelle zone per il tracollo immediato del valore gli immobili, ricordando quanto accaduto in occasione dei lavori a Ponte Vezzola. Residenti e negozianti di Viale Bovio attendono di ringraziare sindaco e Giunta”. “Fattori esterni – prosegue Pomante – devono aver condizionato anche il consolidamento di Palazzo Adamoli e Palazzo Salvoni ed il maldestro tentativo di smaltimento delle pietre del Teatro Romano. Dio benedica i "ragazzi" di Teramo Nostra per essersi schierati davanti ai camion ed aver impedito che ciò accadesse”. Smontata tout court la sicurezza delle scuole, citate dal sindaco come uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione: “Sicurezza? E’ "soltanto" esploso un edificio, mentre si è in attesa di scoprire se le altre sono in regola e se tutto l’amianto è stato rimosso. Gli scuolabus perdono carburante e gli stop sono rotti. Mancano cancelleria e carta igienica. Le aule devono essere riverniciate dai genitori. E la chiamano efficienza?”. Anche la realizzazione dell’Ipogeo è giudicata da Pomante come un progetto in netta controtendenza alle capitali europee: "A Teramo c’è il primo esperimento di "tombamento" pedonale, in contrasto con l’orientamento delle capitali europee a far passare le auto sotto e i cittadini in superficie”. Infine il capitolo dei rifiuti: “Brucchi dimentica che la raccolta differenziata la fanno i cittadini, non la Giunta, che invece non ha mantenuto la promessa di ridurre la Tia ma promette nuovamente di farlo, come in passato. Se la storia si ripete, siamo rovinati. Sulla base dei dati sulla raccolta, la Giunta sembrerebbe aver prelevato quasi cinque milioni di euro in più dalle tasche dei cittadini. Il sindaco spieghi come e quando intende restituire questi soldi”. “Per i meriti acquisiti sul campo viene spontaneo – conclude Pomante – porgere al sindaco e ai suoi collaboratori un invito alla solerte evacuazione. Non della città e neppure per un’emergenza, ovviamente”.