Vescovo teramano chiede perdono per gli abusi di un sacerdote

TERAMO – Un sacerdote della diocesi di Termoli-Larino ha commesso abusi sessuali nei confronti di una minorenne che oggi ha 18 anni: a denunciare l’accaduto il vescovo della stessa diocesi, Gianfranco De Luca, originario di Atri che ha chiesto perdono alla ragazza, e si è messo a disposizione della comunità di Portocannone (Campobasso) per parlare con la cittadinanza nel pomeriggio di oggi e domani. In una nota diffusa dalla Diocesi di Termoli-Larino il vescovo Gianfranco De Luca ha spiegato il suo operato nel trattare la vicenda, preoccupato per "alcune reazioni, amplificate dai media, che colgo qua e là, e che non condivido assolutamente e sono certamente esecrabili". "Sono fortemente preoccupato – ha sottolineato – perché non vorrei che da quanto accade in questi giorni venga ulteriormente vilipesa e offesa la persona e la dignità della ragazza che è da salvaguardare e rispettare in modo assoluto, senza riserve ed illazioni. Resto fiducioso che la piena verità sulla vicenda venga accertata dai procedimenti giudiziali in corso". Il vescovo De Luca, nei colloqui intercorsi con la minore e i famigliari, ha "in modi diversi e a più riprese, espresso il dolore e chiesto perdono per l’accaduto", esortando la ragazza, fin dal primo incontro, a denunciare il fatto anche alla procura della Repubblica, e invitandola "a restare serena e a rimanere in tutte le attività parrocchiali e non, nelle quali era coinvolta, assistendola perché iniziasse un percorso di sostegno psicologico". Dopo avere accertato i fatti, sentite le parti davanti a testimoni, il sacerdote è stato denunciato alla Congregazione della Dottrina della Fede e allontanato dalla parrocchia, accettando di andare a vivere in una comunità di sostegno per un "percorso di penitenza e revisione personale"; successivamente è stato sospeso "a divinis" dal vescovo ed è in attesa della sentenza del Tribunale Ecclesiastico Diocesano, composto da un collegio di tre giudici, dal promotore di giustizia e dal notaio. L’uomo è stato denunciato alla procura dalla ragazza, ma finora, secondo quanto riferisce la diocesi, non gli è arrivato alcun avviso di garanzia. Il vescovo sarà oggi e domani pomeriggio, dalle 16 in poi, nella chiesa parrocchiale di Portocannone a disposizione di ogni cittadino "che voglia parlare con lui, anche perché avverte che, alle già gravi situazioni precedenti, ora il trauma coinvolge la stessa comunità della cittadina".