TERAMO – Sedici anni e quattro mesi di reclusione è la condanna chiesta dal pubblico ministero Davide Rosati per Mario Ciabattoni, il pensionato di Bellante di 74 anni, che nell’agosto scorso ha ucciso la vicina di casa Felicia Mateo con una fucilata. Il processo con il rito abbreviato si sta svolgendo dinanzi al tribunale di Teramo. Il pm Rosati ha chiesto la condanna, riconoscendo nei confronti dell’imputato anche le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Elementi che in un processo con rito ordinario signifcano ergastolo e che nell’abbreviato portano a una riduzione della pena di un terzo. E’ legata all’esistenza di dissapori antichi tra vicini, alle continue provocazioni della donna, alle discussioni e alle denunce su entrambi i fronti, la difesa dell’imputato, sostenuta dall’avvocato Cataldo Mariano. Per il legale non sussistono le aggravanti, al punto che ha richiesto la concessione delle attenuanti generiche con l’applicazione del minimo previsto dalla legge per la contestazione di omicidio volontario. La sentenza sarà pronunciata dal giudice Domenico Canosa tra una settimana. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile nel processo. L’imputato non era in aula perchè detenuto a Torino in una struttura detentiva specializzata nella cura.
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