Rimborsi spesa e hotel di lusso: indagati Chiodi, Pagano, assessori e consiglieri

PESCARA – Biglietti aerei in business class pagati ai parenti, hotel di lusso senza motivazioni o più camere pagate mentre si era soli in missioni, pranzi luculliani, persino una bottiglia di Barolo da 95 euro per l’ex assessore Luigi De Fanis, arrestato a novembre per concussione: é quanto emerge dall’inchiesta dei carabinieri di Pescara sulle spese delle missioni dal 2009 al 2012 del Consiglio Regionale d’Abruzzo.

Si indaga da un anno e mezzo. L’inchiesta partita un anno e mezzo fa era giunta sul tavolo del pm Giampiero Di Florio alla fine di dicembre scorso: l’iscrizione sul registro degli indagati del presidente Gianni Chiodi e altri 24 tra assessori e consiglieri è il primo risultato a cui perviene la Procura, visto che si tratta solo dei rimborsi delle missioni e non dei rimborsi dei gruppi consiliari sui quali l’indagine é ancora aperta e dovrebbe concludersi entro un paio di mesi. Da questa prima tranche di indagine é fuori il 2013, visto che le spese di quest’anno non sono ancora rendicontate. Il reato di truffa aggravata é per il periodo iniziale della consiliatura, quando Giunta e assessori anticipavano le spese e quindi i rimborsi erano a debito. Il peculato é per uso di carta di credito non per fini istituzionali, mentre il falso ideologico é per fatturazioni con dati non rispondenti al vero.

Fatture gonfiate e hotel di lusso. E’ quanto scrive il pm Giampiero Di Florio: «Nell’arco temporale 2009-2012 in relazione alla loro attività di rappresentanza esterna – si legge nel provvedimento del pm in riferimento ai 25 indagati – rendicontavano: fatture di vitto e alloggio per missioni prive delle necessarie autorizzazioni, ovvero mai effettuate; fatture di vitto e alloggio artatamente gonfiate negli importi (che prevedevano pertanto l’estensione dei benefici anche ad altri individui – parenti e non – che non avevano alcun titolo ad usufruirne); fatture relative ad alloggiamenti e strutture di lusso non consentite dalle norme regionali, ma giustificate con false dichiarazioni di indisponibilità di strutture di minor livello". 

Invito a comparire. Informazioni di garanzia con invito a comparire per 25 indagati in totale, dunque e tra essi Chiodi, Gatti, Di Dalmazio, De Fanis, Carpineta, Febbo, Masci tra gli assessori. La Procura di Pescara indaga per i reati di peculato, truffa aggravata e falso ideologico riguardo a rimborsi per una serie di missioni istituzionali. Titolari dell’inchiesta sono i sostituti procuratori Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli, già nel pool dell’inchiesta ‘Sanitopoli’ che coinvolse Del Turco, e che era coordinato da Nicola Trifuoggi, ora in pensione e da ieri vicesindaco all’Aquila.  Sarebbero state riscontrate irregolarità nelle fatture di rimborso spese del periodo 2009-2012. 

I nomi degli indagati:  solo Morra non c’è. Il presidente della Giunta regionale dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ma anche assessori e consiglieri regionali tra i 25 indagati nell’inchiesta della Procura di Pescara su irregolarità di fatture per rimborsi di missioni.Gli indagati sono: Alfredo Castiglione (attuale vicepresidente alla Regione e assessore alle Attività produttive), Paolo Gatti (assessore all’Istruzione), Mauro Di Dalmazio (assessore al Turismo), Carlo Masci (assessore al Bilancio), Mauro Febbo (assessore all’Agricoltura), Gianfranco Giuliante (assessore Protezione Civile), Federica Carpineta (assessore al Personale), Luigi De Fanis (ex assessore alla Cultura), Angelo Di Paolo (assessore ai Lavori Pubblici), Lanfranco Venturoni (ex assessore alla Sanità), Riccardo Chiavaroli (consigliere Pdl), Giorgio De Matteis (Mpa), Emilio Nasuti (Pdl), Nicola Argirò (Pdl), Alessandra Petri (Pdl), Antonio Prospero (Rialzati Abruzzo), Lorenzo Sospiri (Pdl), Giuseppe Tagliente (Pdl), Luciano Terra (Udc), Nicoletta Verì (Pdl). Tra i consiglieri d’opposizione: Franco Caramanico (Sel), Cesare D’Alessandro (Idv), Carlo Costantini (Idv). Della giunta l’unico non indagato è Giandonato Morra, titolare della delega ai trasporti: non a caso è recentemente balzato agli onori delle cronache perchè uno dei due assessori in Italia a non aver ritirato e usufruito della carta di credito riservata agli amministratori regionali.