Il Braga è salvo, una sentenza del Tar dà il via libera alla statizzazione

TERAMO – Una sentenza del Tar del Lazio salva l’istituto Braga di Teramo che può contare adesso su nuove prospettive grazie a un provvedimento che impone al Ministero dell’istruzione di procedere entro 30 giorni all’approvazione del regolamento che finora impediva la statizzazione. La sentenza è arrivata dopo un ricorso presentato dai dipendenti dell’istituto contro la statizzazione rimasta al palo dal 2005, quando l’allora ministro Moratti firmò l’intesa con Regione, Provincia e i Comuni di Teramo e Giulianova. Un’intesa rimasta lettera morta visto che il ministero stesso si era finora trincerato sulla mancata approvazione dei regolamenti attuativi come se fossero di competenza di altre amministrazioni, quando in realtà si tratta dell’esatto contrario. Il Tar ha dato ragione al Braga e la sentenza torna a dare speranza alla salvaguardia dei posti di lavoro di 25 docenti, e dei corsi attivati da un liceo che ha alle spalle una storia di 118 anni. Sulla questo traguardo è intervenuta in una nota il consigliere del Pd Manola DiPasquale che da avvocato riflette sulla portata civile di quanto sancito: ovvero che lo Stato deve mantenere gli impegni che assume con i cittadini, con le associazioni, con i presidi amministrativi e territoriali. “Un richiamo severo alla coerenza e al rispetto delle regole – commenta la Di Pasquale – in un momento in cui quello stesso Stato chiede ai cittadini rigore e sacrifici. Una vittoria per la città e per tutto l’Abruzzo, che ci insegna una cosa: non bisogna abbassare la guardia e ora meno che mai. Chi come noi ha combattuto questa battaglia sin dalla prima ora, spesso incompresi anche da amici e rappresentanti istituzionali di altri territori che hanno letto la difesa dell’Istituto Braga come una battaglia di campanile o come una impossibile causa perché in tempi di tagli non si può presidiare la cultura, oggi ha un motivo in più per non mollare. Dal Braga e dalla sua dirigenza arriva forte un messaggio: ci sono molti modi per difendere un’idea. Quello scelto dal Braga, rivendicare il proprio valore senza negare quello degli altri e continuare a battersi per l’affermazione di principi che sono sacrosanti per tutti, lo condividiamo in pieno. Lunga vita al Braga. Noi continueremo ad esserci”.