Rimborsopoli, Pagano: «Ho chiarito tutto». Masci: «I giudici facciano presto, ci sono le elezioni»

PESCARA – «Ho risposto ai pm e ho chiarito la mia posizione». Così il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Nazario Pagano, al termine dell’interrogatorio davanti ai magistrati della Procura di Pescara con i pm Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio. Il legale di Pagano, Giuliano Milia, parla in una nota di "clima sereno" sottolineando che «opportuni chiarimenti sono stati in particolare forniti dal presidente Pagano su tutti gli aspetti collegati alle missioni della Presidenza del Consiglio che, per espresso profilo istituzionale, esercita funzioni di rappresentanza dell’Assemblea regionale». Il presidente Pagano ha anche spiegato, riferisce il difensore, che molte delle missioni all’estero cui si faceva riferimento in atti, erano da collegarsi alla sua funzione di presidente della Calre (Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni d’Europa), rivestita tra il 2011 e il 2012. Inoltre il presidente del Consiglio regionale «ha anche espressamente rivendicato, a fronte di una chiara accusa di sperpero di denaro pubblico, la ferma politica adottata di drastica riduzione dei costi della politica e delle spese di rappresentanza. Queste ultime non solo sono sempre ampiamente contenute ben al di sotto del capitolo di bilancio, ma negli ultimi due anni, rispetto a chi lo ha preceduto, sono passate dal vecchio importo di 200mila euro del 2008, agli scarsi 20mila attuali». Infine il presidente Pagano ha riservato ogni opportuna produzione documentale in relazione alle singole specifiche contestazioni. A Pagano, come appreso dalle carte dell’inchiesta, verrebbero contestati diversi pernottamenti in hotel a 5 stelle, a Roma, Sanremo, Rimini, Venezia, Sirmione (Brescia), Barcellona, Caracas, Miami, Toronto, Mosca, Innsbruck. Per il suo soggiorno a Sanremo, la Regione avrebbe pagato 900 euro per tre notti. Anche a Pagano vengono contestati pranzi o cene con più commensali sempre a spese dell’Ente. Nel corso della giornata sono stati sentiti anche il consigliere di Forza Italia e presidente della Commissione Bilancio, Emilio Nasuti, e l’assessore al Bilancio, Carlo Masci.
 
Nasuti, mi fido dei pm. «La mia è una questione semplice, sono molto tranquillo», ha detto Nasuti spiegando che si è trovato in un «ambiente non ostico, dove i giudici hanno fatto in tranquillità il loro dovere e a domanda c’è stata una risposta. Mi fido del lavoro di Bellelli e Di Florio. Chi non ha nulla da temere sta in tranquillità», ha concluso.

Masci, a giudici ho detto di far presto. «Ho detto ai giudici di fare presto, perchè fra un pò inizia la campagna elettorale, e ho intenzione di ricandidarmi». Questo quanto avrebbe detto l’assessore Masci ai giudici. Masci ha definito l’incontro in modo positivo ‘«ho avuto quasi l’impressione di un rapporto cordiale – racconta Masci – anche perchè sul mio conto ci sono contestazioni minimali. Non si trovano 4 ricevute di ristorante e le porteremo, le presenteremo nei prossimi giorni». Masci ha chiarito che gli vengono contestate presunte irregolarità di poche missioni a Roma per la Conferenza delle Regioni.