PERUGIA – Comparirà martedì prossimo, 4 marzo, dinanzi al gup del tribunale di Perugia, per rispondere di tentata violenza sessuale, don Elvio Re, viceparroco dell’Annunziata di Giulianova. Il sostituto procuratore Gemma Miliani ha infatti chiesto il giudizio immediato, richiesta alla quale i difensori del prelato, Massimo Spaccasassi e Concetta Colleoni, hanno opposto la propria di giudizio abbreviato. Il sacerdote originario delle Marche, ma da anni in servizi opresso la parrocchia giuliese, seppur ribadendo la sua estraneità ai fatti, spera verosimilmente in uno sconto di pena per la scelta del rito ‘breve’ nel caso di condanna. I suoi legali sono convinti di poter dimostrare l’innocenza del loro assistito, che si trova ai domiciliari in una struttura religiosa dopo un mese e mezzo trascorso in carcere, dopo l’arresto avvenuto lo scorso 17 settembre. Ad accusare il parroco, secondo la difesa con un tranello ben orchestrato, una donna, conoscente del parroco per una frequentazione famigliare con la figlia e oggi parte civile nel prossimo processo. La 50enne, che vive ad Assisi e che il don Elvio sarebbe andato a trovare a casa, racconta che l’uomo avrebbe tentato di stuprarla dopo averle strappato i vestiti. Si era rivolta ai carabinieri della stazione di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi, dove sarebbe arrivata con le vesti strappate e in stato confusionale, raccontando ai militari quanto le fosse accaduto. Secondo quanto si è appreso, tra la donna e il sacerdote c’era stato un precedente: una denuncia presentata dalla donna poche settimane prima per molestie telefoniche.
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