Primarie Abruzzo: finita la campagna, oggi seggi aperti

TERAMO – Sanità, infrastrutture, ambiente e cultura: sono questi gli argomenti che hanno tenuto banco nel confronto tra i 3 candidati alle primarie del centrosinistra per le regionali abruzzesi. Franco Caramanico (Sel), Luciano D’Alfonso (Pd) e Alfonso Mascitelli (Sel) al Teatro Massimo di Pescara si sono ‘sfidati’ ieri nell’ultimo giorno di campagna elettorale prima della apertura dei seggi di oggi. Ampio spazio alle critiche sulla Giunta Chiodi, ma anche proposte per il governo regionale che verrà qualora le urne dovessero premiare il centrosinistra. Reddito di solidarietà da parte di Caramanico e Mascitelli, infrastrutture strategiche per lo sviluppo per D’Alfonso, critiche da tutti sullo stato della sanità dopo gli anni di commissariamento Chiodi. "Conti in pareggio, ma è sparita la sanità in Abruzzo", ha detto Caramanico. Tra i momenti peggiori della Giunta uscente la scarsa attenzione per la cultura con l’ex sindaco di Pescara che ha volutamente citato Luigi De Fanis, l’ex assessore arrestato nel novembre scorso, del ‘riformismo cartaceo’ da parte di Mascitelli, e una "invalidità civile" specie si ci si riferisce al porto di Pescara per quanto riguarda D’Alfonso. In platea oltre alla presenza di esponenti dei partiti che appoggiano le primarie, Franco Marini (Pd), Giovanni Lolli, Gianni Melilla (Sel), oltre ai candidati alle primarie per le comunali a Pescara, c’era anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente. E’ L’Aquila infatti è stata l’elementi unificante di tutti gli interventi, che hanno voluto rimarcare la ricostruzione del capoluogo come cruciale per tutte le vicende della Regione.