TERAMO – I lavori di ristrutturazione dei marciapiedi del ponte San Ferdinando se da un lato soddisfano i cittadini per la probabile risoluzione di un annoso problema, dall’altro montano le polemiche di chi ha visto nell’intervento migliorativo un ulteriore spreco di denaro ma soprattutto una condotta lassiva dell’amministrazione su eventuali errori di costruzione. E’ il caso del candidato sindaco dei movimenti civici Gianluca Pomante, che sollecita il primo cittadino e suo antagonista Brucchi con una raffica di domande. Pomante chiede se è stato poi affidato l’incarico all’avvocatura comunale «per verificare l’opportunità di promuovere un accertamento tecnico preventivo e stabilire se la responsabilità fosse da addebitare al materiale utilizzato (e dunque un vizio di progettazione) o all’esecuzione dei lavori», come stabilito da una delibera del gennaio 2012. Pomante ha il dubbio sul perchè «il Comune non procede nei confronti del progettista se la vicenda dipende da un errore di progettazione e scelta dei materiali», oppure perchè «non procede nei confronti della ditta appaltatrice se la vicenda dipende da un’errata esecuzione dei lavori». In definitiva, e in ogni caso, «perchè il Comune – conclude Pomante – ha concordato con l’azienda il rifacimento dei lavori con spese a carico dei cittadini?».
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