TERAMO – Il consorzio interuniversitario Almalaurea, nell’indagine annuale sull’inserimento lavorativo dei laureati italiani, promuove la facoltà di Agraria dell’ateneo teramano che registra un tasso di occupazione del 64,3% dei suoi laureati a un anno dal conseguimento del titolo. Un notevole balzo in avanti rispetto a rapporto dello scorso anno che vedeva un tasso di occupazione del 60,6%. «Il dato – spiega il preside della facoltà, nonché prorettore Dino Mastrocola – assume rilevanza se si considera che il tasso occupazionale medio in Italia per la facoltà di Agraria è del 52,2%. Le notevoli possibilità occupazionai dei laureati in Scienze e Tecnologie alimentari possono essere collegate al fatto che il settore alimentare, nonostante la crisi, continua a confermarsi comparto trainante per l’economia regionale e teramana in particolare”. Il preside ricorda che la facoltà di Bioscienze e tecnologie alimentari di Teramo, può contare su oltre 200 convenzioni per lo svolgimento di tirocini da parte degli studenti stipulate con aziende agricole, industrie alimentari dei settori più disparati enti di ricerca, Asl e grande distribuzione organizzata. “L’alta formazione universitaria – conclude Mastrocola – risulta essere sempre più un fondamentale volano nel settore delle produzioni agroalimentari ed enologiche, che necessitano di una costante evoluzione per fare fronte alle mutate esigenze dei consumatori sempre più attenti agli aspetti nutrizionali e salutistici ma anche a quelli di un mercato più sensibile alle problematiche ambientali e al risparmio energetico".
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