TERAMO – Peggiora la qualità delle acque di balneazione in Abruzzo, con fiumi "ridotti a fogne e discariche e i tratti prima compresi in classe "eccellente" scesi dal 68% del 2013 al 46%; ma le strutture regionali cercano le sanatorie e aumentano la pressione antropica sui corsi d’acqua". E’ quanto si legge in una nota del Forum Acqua che si chiede "come mai la politica, sia di centro-destra sia di centro-sinistra, non pare voler chiedere conto di tale situazione ai funzionari che da decenni occupano posizioni chiave nell’amministrazione". I dati relativi al quadriennio 2010-2013 – pubblicati sul sito della Regione Abruzzo http://www.regione.abruzzo.it/portale/docs/direzioni/DC/balneazi one/2014/DGR-223-310314.pdf – mostrano "un generale scadimento della qualità rispetto al 2013, peraltro già anno difficile, tanto che lo stesso Ministero della Salute aveva posto l’Abruzzo tra le regioni con le condizioni di qualità peggiori". Per quanto riguarda i tratti compresi in classe "eccellente" si scende dal 68% del 2013 al 46% in un solo anno; aumentano i tratti in classe "buona", dal 9,5% al 25%, e quelli in classe "sufficiente", dall’8,5% del 2013 al 10% del 2014, ma anche quelli della classe "scarsa", passati dal 14% al 19%. Il Forum Acqua accusa il comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione di continuare "imperterrito a rilasciare pareri positivi per intubare" fiumi a fini idroelettrici. Servono misure draconiane per far rispettare tutti gli obblighi di legge e controlli ferrei sui fiumi.
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