TERAMO – Si conclude giovedì, con la firma di un accordo di cronoprogramma, l’iter amministrativo del progetto dell’Housing sociale tra il Comune di Teramo e la stazione appaltante, la società Investire Immobiliare in rappresentanza della Cassa depositi e prestiti. La firma della convenzione arriva dopo qualche intoppo dovuto ai tempi di cessione all’Ater del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, ma durante cui è stata tuttavia redatta una graduatoria degli inquilini per il trasferimento negli alloggi messi a disposizione per liberare le palazzine di via Longo che verranno abbattute per poi essere ricostruite. L’investimento complessivo ammonta a circa 20 milioni di euro. Si tratta dell’ultimo atto prima del bando per la progettazione che il Comune emanerà a maggio. “Un bando – puntualizza il sindaco Maurizio Brucchi – che poggia sulla collaborazione dell’Ordine degli ingegneri e degli architetti di Teramo e che prevede appunto per l’80% l’impiego di professionisti locali e per il 20% persone o società che abbiano già maturato esperienza in housing sociale. L’impego di persone del territorio è il segno dell’attenzione che riserviamo alle risorse del territorio. E’ per questo che anche l’esecuzione dei lavori previsti nel progetto di housing e le opere di riqualificazione come la ristrutturazione dello steccone, verranno eseguite in via prioritaria da imprese teramane”. Entro luglio, si comporrà squadra di progettisti e a settembre verrà ufficialmente presentata alla città il progetto preliminare per le 6 palazzine. Di queste una rimarrà destinata a finalità Erp, le altre cinque ad housing sociale con tutta una serie di servizi collaterali che vanno da parchi gichi a servizi scolastici. La stesura del progetto definitivo esecutivo è prevista per dicembre 2014 contestualmente alla gara, mentre nel cronoprogramma del sindaco Maurizio Brucchi, l’avvio dei lavori è fissato a marzo 2015. In quest’arco temporale verrà completato il trasferimento dei residenti negli alloggi che l’Ater ha messo a disposizione e distribuiti tra Teramo centro, la Gammarana, Colleatterrato, San Nicolò e San Berardo. “Non ci sarà nessuna scelta coercitiva – ha puntualizzato il sindaco Maurizio Brucchi – ogni assegnazione avverrà in maniera condivisa con le famiglie. Prospetteremo quali sono gli appartamenti disponibili e gli inquilini sceglieranno la soluzione più idonea”. I lavori verranno invece eseguiti in maniera modulare: si comincerà dalla prime due palazzine di via Longo in entrata a Teramo da Giulianova. Il complesso immobiliare fu realizzato negli anni ‘50, per complessivi 96 alloggi con tagli variabili tra i 40 e gli 80 metri quadrati di superficie utile.
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