TERAMO – «Il Partito democratico provinciale è diventato un comitato elettorale permanente, al servizio di una unica filiera». Chi pensava di trovarsi di fronte a un Peppino Di Luca arrabbiato dopo l’espulsione dal partito per… morosità, è stato smentito dalla lucida fotografia che l’ex consigliere regionale democrat ha scattato dinanzi ai giornalisti: «Sono costretto ad affrontare questa penosa situazione perchè non accetto di passare per un accattone – ha detto Di Luca -. Io dall’inizio del mio mandato nel 2009 ho versato regolarmente tutti i mesi la mia ‘elargizione volontaria’ al partito. Ho smesso dal gennaio dello scorso anno perchè volevo capire che destino avessero questi soldi. Ecco il mio estratto conto che conferma quello che dicono: sono gli altri consiglieri regionali e parlamentari che devono dimostrare di averlo fatto anche loro. Io so una cosa: che un partito che riceve quasi un milione e mezzo di euro di contributi elettorali e personali, non può chiudere il bilancio in perdita…». Ma l’attacco è frontale al partito a livello provinciale: «Il partito non ha più nulla di democratico, nonostate i cambiamenti e il nuovo modello di Renzi – sostiene Di Luca -. Poco di democratico ha un partito che pensa a predere le battaglie sul territorio pur di portare voti a un candidato consigliere alle elezioni regionali…»
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