Un vademecum per riconoscere la violenza domestica sulle donne

TERAMO – Creare una rete tra i servizi sociali dei Comuni e i centri antiviolenza e aiutare gli operatori a riconoscere i casi di violenza domestica sulle donne. Parte dall’Abruzzo un progetto pilota tra le regioni italiane che consiste nella pubblicazione di un vademecum per contrastare il fenomeno della violenza da distribuire ai Comuni e ai servizi sociali che si interfacciano con il disagio. A illustrare le linee guida è stata oggi in conferenza stampa la delegata Anci alle Pari Opportunità, Alessia De Paulis. Il vademecum – ha dichiaratola de Paulis – è uno strumento indispensabile non soltanto per interrompere il ciclo della violenza, ma anche per aiutare la vittima a ricostruire un percorso che possa aiutarla a realizzare un progetto di piena autonomia”. Il volume è stato realizzato dalla collaborazione tra Anci Abruzzo, Federsanità, la città di Teramo e la regione, e si propone come “uno strumento pratico che sarà distribuito ai 309 Comuni abruzzesi, per rendere più moderne le azioni delle amministrazioni volte a contrastare e a limitare i casi di violenza maschile contro le donne”.Per il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi il vademecum si presenta come uno strumento di lavoro, il primo a livello nazionale, utile per migliorare la conoscenza degli aspetti culturali e sociali legati al fenomeno della violenza contro le donne. “Per la prima volta – ha detto – si parla di valutazione del rischio e di violenza assistita, perché il fenomeno non riguarda soltanto le vittime, ma l’intera sfera familiare e soprattutto i figli della vittima con conseguenze sull’equilibrio psico-fisico del minore”.