Emergenza gas, aperta l'inchiesta. E c'è un altro esposto all'Autorithy

TERAMO – La procura della Repubblica di Teramo ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’emergenza gas che ha lasciato senza metano oltre 21mila famiglie di Teramo e Torricella nel periodo pasquale. Il fascicolo è stato aperto dal sostituto procuratore Irene Scordamaglia dopo l’esposto del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che ciedeva di far luce sulle responsabilità di quanto accaduto, stante anche il silenzio assoluto sulle cause da parte della società che gestisce il trasporto, la Società Gasdotti Italia (Sgi). La quale, attraverso il suo direttore generale che ha incontrato il sindaco Brucchi, ha poi spiegato che sul metanodotto interessato al trasferimento di gas verso la centrale della "2i Rete Gas" (che distribuisce il metano a Teramo), in contrada Carapollo, c’erano lavori di manutenzioe in condizioni di pressione minima ma tale da garantire l’erogazione del gas: il disservizio o il guasto ha interessato soltanto Teramo. Questo farebbe presupporre che la "colpa" dell’assenza totale di metano nella rete sia da attribuire a una serie di concause, sulle quali adesso farà luce la magistratura. Non ci sono al momento iscritti nel registro degli indagati e si procede contro ignoti, in attesa di chiarire il quadro degli attori di questa vicenda che tanto disagio ha arrecato alla cittadinanza. Il pm adesso delegherà un organo di polizia giudiziaria per acquisire documentazione ed effettuare rilievi e controlli. Intanto un altro esposto riguarda la vicenda gas: è quello presentato dall’Associazione consumatori Robin Hood, il cui presidente chiama in causa l’Autorità per l’energia, l’elettricità e l’acqua (Aeeg), chiedendo di intervenire per accertare le responsabilità e stabilire la competenza di chi dovrà risarcire l’utenza. «Crediamo di essere di fronte a un rimpallo di responsabilità – ha detto Pasquale Di Ferdinando – e per questo intendiamo tutelare i cittadini, soprattutto chi da questa triste vicenda ha subito un danno di grossa entità. Pensiamo ai ristoratori, pensiamo al mercato turistico dell’enogstronomia, ai fornai ma anche a tutte quelle attività commerciali che hanno avuto un calo delle vendire e della produzione per la mancanza di gas». A questi è rivolta l’assistenza di Robin Hood che raccoglierà documentazione e si farà carico (gratuitamente) dell’assistenza e dei consigli sul come procedere per chiedere gli indennizzi. Per i clienti domestici, ovvero le famiglie, dovrebbe essere previsto un rimobrso automatico in bolletta previsto per legge in base a parametri stabiliti sui tempi di durata del disservizio.