Sanità, la ricetta di D'Alfonso per l'Abruzzo

TERAMO – Tagli alla spesa improduttiva, investimenti in innovazione e tecnologia e azzeramento della mobilità passiva. E’ questa in sintesi la ricetta per la sanità abruzzese di Luciano D’Alfonso. Tre giorni fa l’ha illustrata a medici, infermieri e operatori del settore intervenuti al convegno “Sos Sanità” promosso dal primario Anna Marcozzi, candidata Pd alle Regionali del 25 maggio. “Il passato non mi interessa – queste le parole del candidato governatore di centrosinistra – ma per superare il patologico bisogna dirsi la verità. La sanità ha bisogno di tornare alla cultura del controllo, della responsabilità e della performance. E questo vale non solo per la politica ma anche per l’organizzazione e i centri di spesa”. Da dove partire? “Dal risparmio sulla spesa con la revisione dei contratti, da obiettivi chiari e misurabili e soprattutto dall’azzeramento della mobilità passiva che da sola vale un tesoretto di 70 milioni di euro”. Insomma una spending review “attiva” basata sui concetti d’innovazione, tecnologia e agenda digitale, oltre che sulla governance “motivata e resistente”. A fianco del candidato presidente, il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, che ribadito alcuni punti fermi dell’attuale governo, dal Patto per la Salute concertato con le Regioni (“sarà pronto entro giugno”) e il Fondo sanitario (“non subirà tagli e potrà contare su quasi 110 miliardi per il 2014, 113 l’anno successivo e 117 miliardi tra due anni”). L’iniziativa di ieri è stata promossa da Anna Marcozzi, primario di ostetricia e ginecologia all’ospedale Mazzini di Teramo, candidata per il PD alla competizione regionale, ed ha potuto contare su un’autorevole rappresentativa istituzionale con la partecipazione del sottosegretario alla Salute Vito De Filippo (PD). Di fronte ad una platea di professionisti del settore, Anna Marcozzi ha delineato il quadro dell’esistente: “Il servizio sanitario è stato messo a dura prova dai pesanti tagli e da interventi che ne hanno minato l’universalità”, ha aggiunto Anna Marcozzi, “una politica di ridimensionamento che, nella nostra regione, non è stata accompagnata da una crescita parallela dei servizi territoriali”. Parla invece del rapporto politica-sanità Manola Di Pasquale: “Qui a Teramo più che altrove abbiamo vissuto il condizionamento improprio della politica sulle scelte della governance sanitaria” è il j’accuse del candidato sindaco dei Democratici che chiude invitando tutti, operatori del settore e cittadini, “a difendere e contrapporsi all’arroganza di chi in questi anni ha gestito la sanità abruzzese con la strategia del consenso senza avere come obiettivo la migliore qualità dei servizi”.