Brucchi e Di Pasquale al ballottaggio, ma il centrodestra presenta il ricorso

TERAMO – L’attesa è finita, estenuante ancor più della lunga maratona elettorale: per il sindaco di Teramo come ampiamente anticipato e ipotizzato all’alba, si andrà al ballottaggio tra Brucchi e Di Pasquale. Lo scrutinio "ripetuto" dalla Commissione elettorale centrale si è concluso nel primo pomeriggio ma non ha spostato granchè la personale battaglia tra il sindaco uscente Maurizio Brucchi e il limite della maggioranza assoluta utile per non andare al secondo turno. A Brucchi, nonostante i 303 voti della sezione 50 (contro i 174 della candidata Manola Di Pasquale), mancano 75 voti per essere di nuovo sindaco. Dunque si tornerà alle urne l’8 giugno, anche se sull’esito della votazione pende la spada di damocle di un ricorso. E’ quello che presenteranno ufficialmente domattina il sindaco e la sua coalizione, per chiedere la verifica dei conteggi e soprattutto contestare alcune decisione sulle assegnazioni o non assegnazioni di alcune preferenze. Sintomatico l’esempio dell’ex assessore Piero Romanelli che avrebbe perso per strada 43 preferenze. Insomma, il centrodestra strada facendo ha perso quel robusto circa 57 per cento di inizio scrutinio, indebolito dalle sezioni più grandi. In mattinata all’appello mancava una sezione e secondo procedura di legge, la Commissione elettorale è intervenuta: quando una sezione non completa lo scrutino entro le 10 odierne, intervengono gli 8 componenti dell’organismo nominato dal presidente del tribunale di Teramo. Dunque lo spoglio delle schede scrutinate è ripartito dall’inizio. Maurizio Brucchi si è attestato al 49,7% dei consensi (16.770 voti). al ballottaggio . Chi andrà al ballottaggio è Manola Di Pasquale, del centrosinistra, che ha accumulato un 25% con i suoi 8.475 voti. Il sindaco uscente Brucchi si dice sereno, di aver retto il vento nazionale al contrario di quanto accaduto a Chiodi e che andrebbe al ballotaggio senza timori di sconfitta, forte di un vantaggio di circa 8.000 voti. Le percentuali aggiornate degli altri avversari: Fabio Berardini 2744 voti (8%), Gianluca Pomante 2.580 (7,7%), Graziella Cordone 1.374 (4%), Berardo Rabbuffo 864 (2,6%), Giorgio Giannella voti 857 (2,5%). Manola Di Pasquale, data per sconfitta dopo i primi scrutini, esulta: «Sono contenta, mi giocherò questa possibilità fino ala fine. Adesso il sindaco uscente è nudo, senza le liste e ll gruppo dirigente regionale di cui si è fatto scudo». Intanto il consiglio comunale resterà "congelato" dal risultato delle urne: al ballottaggio andranno infatti soltanto i candidati sindaco, mentre per la composizione del consiglio sarà determinata in base ai voti (percentualie  preferenze) del primo turno. Stando alle percentuali di adesso, non entreranno nella divisione dei seggi Rabbuffo e Giannella, che non hanno superato lo sbarramento del 3%. In serata Brucchi ha riunito la maggioranza della coalizione per valutare il risultato del voto e assumere le nuove srategie di campagna elettorale in vista del nuovo appuntamento dell’8 giugno.