Credito, in Abruzzo dati allarmanti. A Teramo interessi al 5,9%

TERAMO – Le imprese abruzzesi, a febbraio 2014, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, hanno registrato una flessione del credito pari al 6,8%, dato peggiore di quello nazionale. A soffrire sono soprattutto le piccole aziende (-7,3%). E’ quanto emerge da un’elaborazione del centro studi di Confartigianato, nella consueta rilevazione che analizza l’andamento dei finanziamenti al sistema imprenditoriale italiano su dati Istat. Allarmanti, secondo l’associazione di categoria, anche i dati sul costo del denaro: nel periodo compreso tra dicembre 2012 e dicembre 2013, il costo più alto, al netto delle operazioni a tasso agevolato, si è registrato all’Aquila, con tassi di interesse al 7,17%, nonostante un lieve calo rispetto al 2012; seguono Chieti (+6,28%), Teramo (5,98%) e Pescara (5,83%). Non va meglio, stando all’analisi di Confartigianato, per quanto riguarda il credito alle aziende dell’artigianato: da dicembre 2012 a dicembre 2013 i prestiti sono scesi del 5,9%, percentuale leggermente più bassa rispetto alla media nazionale (-6,7%). La performance peggiore, ancora una volta, si registra nella provincia dell’Aquila, che ha visto il calo maggiore in Abruzzo con un -10,6% rispetto alle performance meno negative di Pescara (-5,2%), Teramo (-4,7%) e Chieti (-4.6%). "In termini assoluti – spiega il presidente di Confartigianato Abruzzo, Angelo Taffo – a soffrire le difficoltà di accesso al credito sono soprattutto le piccole imprese del settore manifatturiero ed è la provincia di Chieti ad aver visto la contrazione maggiore nell’ultimo anno, con una diminuzione complessiva del credito alle aziende del 7,5%, che raggiunge un calo dell’8,5% per le imprese con pochi addetti". "Stretta del credito e costo del denaro stanno frenando fortemente la ripresa – aggiunge il presidente – i numeri sono incontrovertibili: ci appelliamo al neo governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, affinché rediga al più presto un piano regionale che preveda crescita e lavoro come priorità urgenti ed improrogabili ed un aiuto concreto per tutti i nostri artigiani, intervenendo decisamente sull’allargamento dei cordoni del credito – conclude Taffo – ossigeno vitale soprattutto per le imprese più piccole".