Istat, in Abruzzo cresce no profit e imprese si trasformano

TERAMO – Cresce a due cifre il non profit, arretra la Pubblica Amministrazione, si ristruttura il sistema delle imprese per la crisi economica. E’ quanto emerge per l’Abruzzo dal nono Censimento generale dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit curato dall’Istat, in collaborazione con Unioncamere, che definiscono l’Abruzzo una "regione in trasformazione". Rispetto al censimento del 2001, cresce il numero delle imprese rilevate (100.784, +13%) e, in misura minore, quello degli addetti (197.138 lavoratori dipendenti, 112.887 indipendenti, 5.644 esterni e 3.261 temporanei). "Si accentua quindi – rileva l’Istat – la frammentazione del sistema imprenditoriale abruzzese, in cui prevalgono imprese di piccole e piccolissime dimensioni". Si ridimensiona l’occupazione nelle attività industriali mentre si consolida il processo di terziarizzazione del sistema produttivo; incrementi significativi si registrano nel settore Commercio, alberghi e ristorazione e in quello dei Servizi alle imprese. Cresce a due cifre, nell’ultimo decennio, il non profit abruzzese, sia in termini di istituzioni sia per numero di addetti. Le organizzazioni non profit attive al 31 dicembre 2011 sono 7.261 (+32,5% sul 2001, anno dell’ultima rilevazione censuaria del settore). Nelle 8.156 unità locali insediate nel territorio regionale operano 9.395 addetti, 4.429 lavoratori esterni e 91.904 volontari. Rispetto al 2001, il personale dipendente cresce del 27,7%. L’incidenza di istituzioni rispetto alla popolazione residente pone l’Abruzzo al terzo posto rispetto alle restanti regioni del Sud Italia, ben al di sopra del dato di ripartizione e con un’incidenza maggiore di quella nazionale. Come nel resto del Paese, stando ai risultati del censimento, in Abruzzo si riduce la dimensione del settore pubblico a seguito degli interventi di razionalizzazione. Le istituzioni pubbliche sono 439 con un calo del 16,5%. Si riduce il numero degli addetti e dei volontari, aumenta quello dei lavoratori esterni. Oltre la metà delle istituzioni pubbliche abruzzesi mostra attenzione alla sostenibilità ambientale, pur in presenza di difficoltà operative. Circa un terzo adotta pratiche di rendicontazione sociale.