TERAMO – L’Enel vuole accorpare i centri decisionali di Teramo e L’Aquila, così come per Pescara e Chieti, e più in generale in Abruzzo adotterà tagli più importanti rispetto che altrove, nell’ambito del suo piano di riorganizzazione aziendale. Ne dà notizia il capogruppodel Pd in consiglio regionale, Sandro Mariani che avvisa: «Vigileremo sugli interessi dl tutto il nostro territorio». La preoccupazione diffusa, anche dai sindacati, è che ci saranno evidenti ripercussioni negative anche sul lavoro dei dipendenti, con relativi cali occupazionali, nonchè di tutto l’indotto Enel. «Non voglio entrare nella gestione aziendale – dice Mariani – ma quello che mi preoccupa è l’allontanamento dei presidi operativi che dovrebbero garantire certezza nell’erogazione del servizio ai cittadini ed alle imprese. Nella logica di ripresa e di sviluppo che portiamo avanti, è volontà di questo governo regionale, garantire una tutela ed un efficientamento dei benefit che possiamo fornire. Rimane da capire – conclude il capogruppp Pd regionale – perché si voglia procedere ad ulteriori interventi di razionalizzazione cruenta, quando invece, si potrebbe intervenire verso un ulteriore miglioramento delle infrastrutture».
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