I teramani tra i meno multati d'Italia. Zaina: "Merito delle popolose e virtuose frazioni"

TERAMO – Automobilisti teramani tra i meno multati d’Italia. Teramo si ferma infatti all’80° posto su 108 comuni capoluoghi di provincia nell’indagine pubblicata dal Sole 24 Ore sulla base dei dati forniti dai ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture. La media di multe incassate per ciascun patentato teramano è stata di 25.1 euro nel 2013, quasi un euro in più dei “cugini” chietini (82esima posizione con una media di 24.5 euro di multa a patente) ma molto meno rispetto agli “indisciplinati” automobilisti pescaresi (58esimi, 43.2 euro) o, salendo ancora più in alto, a quelli fiorentini e milanesi, rispettivamente secondi e primi nella singolare classifica con oltre 145 e 170 euro di multe l’anno a patentato. Sul fronte degli incassi prodotti dalla strada Teramo si attesta invece a 887mila euro circa, superando anche in questo caso Chieti tra i comuni abruzzesi, 805mila euro (non disponibili i dati su L’Aquila), mentre a Pescara l’incasso complessivo delle multe ha raggiunto i 3 milioni e 200mila euro.

Il comandante Zaina: "Interventi concentrati nel centro storico. Percentuali potranno variare con i varchi"
L’analisi del Sole 24 Ore trova d’accordo il comandante dei vigili Franco Zaina secondo cui le posizioni di bassa classifica sono il frutto di una conformazione territoriale particolare. Teramo infatti, a differenza di molti altri capoluoghi, distribuisce larghe fette di popolazione tra le frazioni. Solo a San Nicolò, si contanto circa 15mila abitanti, ma sono rarissimi gli interventi per infrazioni e divieti di sosta. "Dalle frazioni le segnalazioni sono praticamente assenti – spiega Zaina – per cui i verbali si concentrano per lo più in centro storico dove registriamo gran parte delle richieste di intervento. E’ chiaro che se nei territori popolosi non riscontriamo la necessità di intervenire e comminare multe, la percentuale delle somme incassate per ogni patentato scende sensibilmente". E a giudicare dal trend del 2014, per Zaina, non dovrebbero esserci cambiamenti sensibili nemmeno per il prossimo anno, salvo novità dopo l’introduzione dei nuovi varchi e delle telecamere. "Bisognerà vedere se una volta installati questi dispositivi, quanto inciderà la percentuale delle multe ‘elettroniche’ sul totale. Entro la fine dell’anno i nuovi dispositivi entreranno in funzione".

INCASSI SCESI ANCHE DELL’80% – In linea generale, la “geografia dei verbali” disegnata dall’inchiesta del quotidiano economico restituisce un Italia tagliata in due, con multe medie più alte al Nord e più basse al Sud. Minimo comun denominatore, invece, il calo degli incassi: nei primi mesi di quest’anno il calo dei pagamenti è stato generale e in alcuni centri ha toccato anche l’80%. Tra i fattori che hanno condizionato le minori entrate dei sindaci italiani c’è di sicuro la crisi (il crollo del reddito delle famiglie e la disoccupazione hanno inevitabilmente frenato anche gli spostamenti), ma ci sono anche lo stop alla riscossione e lo sconto del 30% per chi paga subito le multe. Tornando alla classifica, dopo Milano e Firenze nella top ten dei comuni più multati entrano Bologna, Parma, Treviso, Rovigo, Pavia, Pisa, Torino, Venezia. I 10 comuni capoluogo dove invece l’importo medio è più basso sono Caserta, Isernia, Taranto, Nuoro, Crotone, Fermo, Enna, Barletta, Reggio Calabria e Gorizia.