Ambientalisti, albergatori e commercianti in difesa dell'area marina del Cerrano

PINETO – Ambientalisti, albergatori, balneatori e commercianti tutti insieme in difesa dell’area marina protetta “Torre di Cerrano”. Sono in tutto 19 le associazioni e i comitati che hanno sottoscritto la lettera inviata al prefetto di Teramo, al Ministero dell’Ambiente, ai presidenti della Regione e della Provincia, oltre che al presidente dell’area marina e ai sindaci di Pineto e Silvi. Nel documento i firmatari chiedono tra l’altro l’ampliamento dei confini dell’area marina fino “a ricomprendere il territorio tra la sponda sud del Vomano e quella nord del torrente Piomba”. Altra richiesta il rispetto “delle normative sui divieti di pesca e raccolta di organismi nell’area marina” e l’avvio di una proposta per gli associati del Consorzio Gestione Vongole Abruzzo (Co.Ge.Vo.) “che non interessi in alcun modo il territorio protetto”. Tra gli altri punti indicati nella lettera, c’è anche l’adozione del regolamento di esecuzione e organizzazione dell’area protetta per garantire “la protezione e la conservazione della biodiversità e la corretta promozione del nostro territorio incentrata sulla green economy”. I firmatari pongono infine l’attenzione sulla necessità di istituire la figura del “guardiano di parco”, del Comitato tecnico scientifico come previsto dallo statuto dell’area marina e della Consulta permanente dei soggetti economici e dei portatori di interesse di Pineto e Silvi. Le associazioni che hanno sottoscritto la lettera ci sono Italia Nostra, il Wwf Abruzzo, la Lega Navale Pineto, la
LIPU Abruzzo, Mare Vivo, Touring Club Italiano, il Centro Studi Cetacei, l’associazione delle Guide del Cerrano, l’associazione di volontariato e protezione civile Pros, i comitati Pro Corfù e Pro Vomano, le associazioni degli albergatori e dei commercianti di Silvi, quella dei commercianti e artigiani di Pineto, i Balneatori Associati Pinetesi, i Balneatori di Pineto e Roseto, la
Cna Fab, la FIBA/Confesercenti Teramo e la
Nuova Associazione Pinetese Albergatori. Con il documento i firmatari anticipano infine l’avvio di una petizione popolare.