Strappo tra Pomante e Teramo 3.0, Marroni: «Sbagliata la modalità ma si va avanti in Comune»

TERAMO – “Continuerò a sposare le cause di Teramo 3.0, se per Pomante significa essere estremisti allora vuol dire che sono estremista. Per il resto c’è un’alleanza politica, quella che ci ha portato ad essere eletti in Comune, ora bisogna portarla avanti nel rispetto dei cittadini e di chi ci ha votato. Queste in sintesi le prime reazioni della consigliera “arancione” Maria Cristina Marroni, all’indomani della spaccatura tra il capogruppo Gianluca Pomante e l’associazione teramana che lo ha sostenuto in campagna elettorale. “Non condivido le modalità con cui è stata data notizia di questa scelta, a mezzo stampa, ma per il resto non cambia nulla e con Pomante continueremo a lavorare insieme in opposizione”, ha aggiunto la Marroni a margine della conferenza stampa convocata questa mattina proprio dall’associazione Teramo 3.0 sulla questione delle irregolarità legate alla mancanza del certificato prevenzione antincendi del Teatro Comunale. L’ex candidato sindaco della lista “Finalmente Pomante” aveva annunciato ieri pomeriggio il suo “divorzio” da Teramo 3.0 per “irreversibili divergenze di opinione” e per “contrasti già emersi durante la campagna elettorale, aggravati, all’esito della competizione elettorale, dal mancato rispetto degli impegni assunti nella forma del gentlemen agreement”. L’avvocato Pomante aveva ribadito il suo “ruolo indipendente e moderato” e “l’assoluta estraneità ad ogni ideologia politica di centrodestra o di centrosinistra”, aggiungendo che il suo impegno politico continuerà ad essere rivolto a realizzare “progetti per il rilancio del territorio teramano”, quelli legati in particolare a turismo e cultura e “supportati dalle tecnologie necessarie a garantire d’essere al passo con i tempi e di poter sfruttare le incredibili potenzialità delle Smart City”.