TERAMO – L’Eni le stacca il gas nonostante le bollette siano state tutte pagate con regolarità. E’ quanto successo ad una signora teramana, L.R., già da 10 giorni senza gas in casa per un errore della società. Oltre il danno la beffa – denuncia l’associazione dei consumatori Robin Hood – perché se l’Eni ha comunque dato ragione alla malcapitata, per le richieste di ripristino della fornitura sono previsti gli stessi tempi dei reclami, cioè 40 giorni (l’Autorità dell’Energia elettrica e del Gas non prevede infatti modalità diverse e urgenti rispetto aireclami). In definitiva la donna dovrà attendere almeno un altro mese per riavere regolarmene il gas in casa. “Una carenza del sistema a dir poco inaudita”, ha ricordato questa mattina in conferenza stampa il presidente dell’associazione, Pasquale Di Ferdinando, che segnala un altro caso di mancata tutela del consumatore. Stavolta la vittima è un commerciante della città, R.D., che dopo aver contestato – a ragione – una megafattura da 50mila euro, per un errore dell’operatore è stato comunque inserito nella procedura di ‘default’. “Anche qui nessuno strumento di tutela o di ricorso – continua Di Ferdinando – come associazione dei consumatori non possiamo che esprimere un giudizio negativo per l’assenza di una struttura che consenta di ricorrere in tempi brevi e con urgenza su violazioni anche gravi. E’ il minimo che si deve per garantire almeno i soggetti più deboli”.
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