UniTe, tasse più care ma solo per i redditi alti

TERAMO – UniTe: tasse in aumento per le fasce di reddito più alte, forti riduzioni invece per quelle più basse. L’ateneo teramano punta sul principio della “progressività” nella definizione della tassazione per l’anno accademico 2014/2015. La nuova guida delle tasse e dei contributi è stata pubblicata nei giorni scorsi sul sito dell’università. Tra le principali novità c’è lo scaglionamento in ben 8 classi di reddito, rispetto alle tre fasce dell’anno precedente (fino a 18mila euro, da 18mila a 23mila euro, oltre i 23mila euro). La prima categoria è quella che ricomprende redditi Iseeu (l’indicatore della Situazione Economica Equivalente per l’Università) al di sotto dei 10mila euro. Poi a salire fino alla fascia più alta che è quella oltre i 40mila euro annui. E ad essere toccato dal rialzo è soprattutto quest’ultimo scaglione, si va infatti dai mille e 800 euro circa per gli iscritti di Giurisprudenza e Scienze politiche, ai 2mila 100 euro per le matricole di Biotecnologie e Biotecnologie della Riproduzione. Il rialzo in pratica è di quasi mille euro rispetto all’anno accademico 2013/2014. Al contrario, la diminuzione delle tasse è notevole per i redditi più bassi: si va dalle 430 euro della prima fascia a Giurisprudenza e Scienze politiche (qualcosa in più a Scienze della comunicazione) alle 507 dei corsi di Biotecnologie. In questo caso, le tasse scendono anche di 600 euro con un risparmio di circa il 60%. “Il principio è che le famiglie che guadagnano di più devono poter pagare tasse più alte, è la logica della progressività e dell’equità che è sancita anche dalla Costituzione”, conferma il rettore Luciano D’Amico. “In ogni caso, chi è meritevole e non ha capacità economiche va agevolato nel suo percorso di studi”. “Tra l’altro – continua – se una famiglia ha un reddito Iseeu di 40mila euro l’anno, vuol dire che quello reale è di 100mila euro. Credo sia giusto che chi appartiene a questa fascia sostenga una tassazione più elevata”.

SCOMPARE IL CONTRIBUTO DI FACOLTA’ – L’altra novità riguarda il contributo di facoltà pagato da tutti gli iscritti per il funzionamento dei laboratori. Introdotto l’anno scorso a Giurisprudenza e Scienze politiche, quest’anno scompare mentre viene “ricompreso” nel totale delle tasse nelle altre facoltà (si passa dalle 35 euro per la fascia di reddito più bassa di Scienze della comunicazione alle 300 euro circa di quella più elevata di Biotecnologie). Tasse leggermente più basse per gli iscritti dal 2° anno al 2° fuori corso, mentre sono più alte – rispetto a quelle pagate dalle matricole – dal 3° fuori corso in poi. Restano le esenzioni per gli studenti “più meritevoli”, così come quelle per chi viene dall’estero, per i diversamente abili e per gli studenti lavoratori. Di nuovo c’è che la seconda rata non sarà pagata dai “detenuti studenti” in base alla convenzione siglata nelle scorse settimane dall’università con la casa circondariale di Castrogno. Esenzione della seconda rata anche per chi ha un fratello o una sorella iscritta in uno degli altri due atenei della regione. Le scadenze per il pagamento delle tasse sono tre: il 5 novembre per la prima rata, 30 marzo 2015 per la seconda, 30 giugno 2015 per l’ultima.