Gli agenti penitenziari teramani in piazza contro i tagli del governo

TERAMO – Ci saranno anche gli agenti della polizia penitenziaria di Teramo alla protesta nazionale in programma domani a Roma contro l’ipotesi di proroga per altri due anni del blocco delle retribuzioni per i poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco. Ad annunciarlo è la segreteria provinciale del sindacato autonomo Sappe. “L’ipotesi di prorogare per altri due anni il blocco delle retribuzioni è inaccettabile, pericolosa e ridicola”, si legge in una nota congiunta delle segreterie nazionali dei sindacati autonomi Sap, Sappe, Sapaf e Conapo, riuniti nella Consulta Sicurezza e rappresentativi di circa 43mila iscritti tra operatori della polizia di Stato, polizia penitenziaria, corpo forestale e vigili del fuoco. “Soprattutto – continua la nota – cozza in maniera fragorosa con le roboanti dichiarazioni che i titolari del Viminale e della Difesa hanno rilasciato nelle settimane scorse, promettendo e quasi garantendo il superamento del tetto stipendiale che penalizza le donne e gli uomini in divisa in misura maggiore rispetto al pubblico impiego. Basti pensare che il doppio taglio dovuto al mancato contratto e al tetto stipendiale comporta, per un operatore delle qualifiche intermedie, una decurtazione di 400/-500 euro netti in busta paga”. Di qui la scelta di scendere in piazza con un flash mob e una donazione simbolica del sangue in piazza del Popolo. "I ben pagati tecnici della spending review pensano di recuperare risorse massacrando ancora la sicurezza?”, si chiedono ancora i sindacati, “non è sufficiente il taglio di circa un miliardo e mezzo di euro previsto già quest’anno che si aggiunge agli oltre 4 miliardi decurtati dal 2008 a oggi? Vogliamo capire se si ipotizza un nuovo blocco contrattuale, una proroga del tetto stipendiale o entrambe le cose. I professionisti della sicurezza hanno già dato e non intendono in alcun modo subire l’ennesima umiliazione. Non vanno poi sottaciute le gravi ripercussioni sulla sicurezza deicittadini che derivano dalle diminuite assunzioni di poliziotti e vigili del fuoco dovute al limite del turn over al 55%”. “Non c’è più sangue da spremere agli operatori della sicurezza, le ultime gocce – conclude il segretario provinciale del Sappe Teramo, Giuseppe Pallini – le doneremo il 27 agosto ai cittadini, che ne hanno certamente più bisogno e ne faranno migliore uso della casta sanguisuga che ha limitato la sicurezza del nostro Paese".