TERAMO – Al via da settembre la scuola carceraria di Castrogno. Primo esempio in Abruzzo e tra i primissimi in Italia, la scuola sarà una sede distaccata dell’istituto superiore “Di Poppa-Rozzi”. Questa mattina la presentazione nella sede dell’Alberghiero. Ad illustrare il progetto l’ormai ex dirigente scolastico Silvia Manetta, da ieri in pensione, che lascia la guida dell’istituto a Caterina Provvisiero. I “detenuti studenti” saranno circa 70 e saranno divisi, all’interno della casa circondariale, in due pluriclasse: una per l’indirizzo dell’Alberghiero con le prime, terze e quarte classi; e una per l’Agrario con le prime, terze e quinte. I docenti saranno nominati dal ministero, e oltre alle lezioni teoriche ci sarà anche una parte pratica “sfruttando” le strutture e le aree già a disposizione del carcere. Ad esempio il laboratorio di cucina si svolgerà nella cucina della casa circondariale, mentre per l’Agrario si utilizzeranno il giardino-vivaio curato dalle detenute all’esterno della sezione femminile, il fragoleto inaugurato più di un anno fa e l’orto coltivato a suolo dai carcerati della prima sezione. “La scuola carceraria è il fiore all’occhiello della mia carriera e spero lo sia per tutta la città – commenta soddisfatta la Manetta – io credo che sia giusto dare una nuova occasione a chi ha sbagliato e tenta di reinserirsi nella società, a iniziare dalla scuola e dal mondo del lavoro”. Quest’anno, inoltre, proprio al carcere di Castrogno ci saranno i primi 10 diplomati in agraria, tra loro anche Salvatore Parolisi che quest’anno ha conseguito l’idoneità per la quinta classe.
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