Ferrante: «A Teramo la Iuc 'cara'? La classifica non tiene contro del reddito Isee»

TERAMO – Il dato riferito alla classifica delle città più ‘care’ quanto a imposizione Iuc e che vede Teramo tra le più esose, non è veritiero, secondo il consigliere comunale Italo Ferrante, presidente della V Commissione Bilancio. Non è veritiero perchè non ha considerato uno dei parametri fondamentali che permetterà al Comune di applicare una tassazione più equa, secondo Ferrante: il reddito Isee. «Con il meccanismo di calcolo del sistema Isee, partendo dal reddito imponibile del nucleo familiare e per effetto della diversa influenza di diversi parametri, si ottiene il reddito imponibile determinando, quindi, la fascia di reddito di appartenenza dello stesso nucleo familiare. In questo modo si riescono ad ottenere detrazioni, in alcuni casi significative, garantendo equità fiscale». Questo dato, utile per parametrare il gettito, è un dato sensibile che attualmente non è a conoscenza del Comune di Teramo, spiega Ferrante: «Sarà disponibile dopo il versamento della rata del 15 ottobre e consentirà, come già più volte annunciato dal sindaco Brucchi e da diversi consiglieri di maggioranza, di meglio definire lo scenario impositivo apportando, qualora necessario, modifiche al regolamento Iuc (e di conseguenza agli importi che i cittadini dovranno pagare a saldo nel mese di dicembre)». Quella classifica stilata dalla Cgia di Mestre, dunque, è erronea: «A fronte di una tassazione con aliquote al massimo, con il contributo delle detrazioni derivanti dalla fascia di appartenenza in base al reddito ISEE, si può ottenere la totale esenzione o una sostanziosa riduzione del pagamento di una o più imposte. Inoltre risulta assai difficile fare raffronti solo in base alle aliquote applicate poiché non deve sfuggire la differente realtà territoriale, sociale ed economica intercorrente tra i vari Comuni Italiani».