Camera di Commercio, Marcozzi attacca: «Stop ai compensi e riduzione dei vertici»

TERAMO – Azzeramento dei compensi degli organi camerali, riduzione dei componenti della stessa giunta e una netta sforbiciata ai costi delle strutture interne che "inglobano" il 70% delle risorse a disposizione togliendole ai servizi per il territorio. Sono queste alcune delle proposte lanciate dal presidente dell’ordine degli ingegneri di Teramo, Alfonso Marcozzi, a pochi mesi dal rinnovo degli organi della Camera di Commercio di Teramo (fissato per febbraio) per il prossimo quinquennio. La prima riflessione Marcozzi la fa sull’utilità delle camere di commercio, considerate "luogo da cui attingono politici trombati" e che "spillano contributi alle imprese" senza dare un contributo reale in termini di servizi al tessuto sociale produttivo. Ma, continua il presidente, "dato che le camere di commercio devono sopravvivere, formuliamo anche proposte in vista del rinnovo degli organi camerali". Cinque dunque i punti su cui insiste Marcozzi: dalla cancellazione dei compensi a presidente, giunta e consigliere con un risparmio di oltre 200mila euro, fino all’ottimizzazione dei costi con un taglio alle spese per i dirigenti "che oscillano dai 100mila ai quasi 200mila euro". Ancora, il presidente chiede la "rivisitazione della presenza della Camera di Commercio all’interno delle partecipate" e la riduzione dei componenti della giunta a 5 membri. Infine, l’ultima richiesta riguarda l’"applicazione corretta e coerente delle norme sulle Camere di Commercio, la 508 del 93 e il decreto legislativo 23 del 2010, che consentono il rinnovo all’interno della giunta per non più di due mandati, cioè non più di 10 anni. Consumati 10 anni, a casa". Le proposte avanzate dal presidente degli Ingegneri sono state inviate agli altri ordini e collegi professionali della provincia e alle associazioni di categoria in vista della riunione della consulta delle professioni che si terrà domani, come previsto dall’iter per il rinnovo degli organi camerali.