Elezioni Provincia: chiarito il rebus. Astolfi sarà sostenuto da tutto il centro-destra

TERAMO – E’ tornato il sereno in casa del centrodestra teramano. Gabriele Astolfi, il sindaco di Atri candidato alla presidenza della provincia per la compagine di centro-destra, sarà appoggiato da tutti i partiti e i 21 candidati del centrodestra. Una calma "apparente" poiché all’incontro politico convocato per definire gli accordi propedeutici al sostegno da garantire ad Astolfi, il grande assente è stato proprio Paolo Gatti, ufficialmente impegnato in un evento a Sulmona, ma sicuramente infastidito da quelli che il consigliere regionale definirebbe inutili bizantinismi. A “garantire” anche per lui c’era tuttavia il coordinatore di Forza Italia, Maurizio Brucchi seduto al tavolo del confronto con i promotori di quella lista che in un primo momento aveva messo in forse il sostegno ad Astolfi: Paolo Tancredi per il Nuovo Centrodestra, Mauro Di Dalmazio, “Dodo” Di Sabatino, Nicola Di Marco candidato consigliere per i socialisti e lo stesso candidato presidente Astolfi. Al confronto era stato invitato anche il presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata Leandro Pollastrelli, anche lui assente. L’incontro ha sancito la pace e definito gli accordi per garantire il sostegno unitario dei partiti di centrodestra ad Astolfi. Accordi che si traducono, in caso di vittoria, in deleghe da attribuire ai vari consiglieri eletti. Si parla di vicepresidenza a Raimondo Micheli (candidato a sorpresa nella lista di Forza Italia) ma anche di deleghe a Massimo Vagnoni (già assessore uscente ai Lavori Pubblici) e Graziano Ciapanna. «L’unità non è mai stata messa in discussione –ha dichiarato Brucchi -. Abbiamo gettato le basi di una linea programmatica per la vittoria che passa per la rappresentanza dei territori, incluso le istanze di aree importanti come la Vibrata, che in Tonia Piccioni ha la sua espressione, ma anche dell’entroterra e della montagna». «Nessuna spartizione di poltrone – conclude Brucchi-. Abbiamo stabilito i rapporti delle liste in relazione ai territori a cui garantire pari dignità»