Dopo-derby caldo, con tifosi rossoblù in campo e polizia che spara lacrimogeni

TERAMO – Dopo-derby movimentato tra le opposte tifoserie all’intero e all’esterno dell stadio Bonolis di Piano d’Accio. In due fasi distinte, sono stati protagonisti i tifosi prima dell’Aquila e poi quelli del Teramo. I sostenitori rossoblù hanno festeggiato in maniera eccessiva al fischio finale dell’arbitro e due o tre di loro sono entrati in campo dalla curva per andare incontro alla squadra. Cosa vietata secondo i regolamenti: sono intervenuti gli agenti dell Digos impegnati nella sicurezza sul campo per bloccare i tifosi – uno dei quali riconoscibilissimo per essere a torso nudo – e identificarli. Sembrerebbe però che qualcuno dello staff dell’Aquila che era in campo avrebbe tentato di impedire ai poliziotti in borghese (forse senza riconoscerli) di raggiungere i tifosi che sono stati ‘riaccompagnati’ calla squadra verso la curva come se nulla fosse successo. La vicenda avrà sicuramente sviluppi: le immagini delle telecamere saranno utili per l’identificazione di tutti, trasgressori e ‘facilitatori’, con probabile Daspo. All’esterno dello stadio, invece, l’assembramento della tifoserie teramana alla recinzione della zona di deflusso della tifoseria ospite, ha allarmato la pattuglia di poliziotti del reparto mobile che hanno inspiegabilmente esploso due o tre lacrimogeni per allontanare i tifosi. Sulla ricostruzione dell’episodio ci sono versioni discordanti. Diverse voci però riferiscono che uno dei lacrimogeni è finito tra la folla che defluiva e su un gruppi di persone in particolare dove c’era una famiglia ignara: un ragazzino sarebbe stato colpito di striscio per fortuna senza conseguenze.

Il comunicato ufficiale della questura: «Lancio di pietre e oggetti. Sparato un lacrimogeno». In serata è arrivato il comunicato della questura che ha precisato il sussegirsi degli eventi al termine della partita tra Teramo e L’Aquila: «L’incontro di calcio si è svolto presso lo stadio Bonolis in maniera corretta sino alla fine della partita allor quando due tifosi dell’Aquila per festeggiare la vittoria hanno invaso il campo di gioco e alcuni giocatori e dirigenti di quella squadra hanno cercato di evitare l’identificazione dei predetti. Nella fase di deflusso nei parcheggi, un centinaio di tifosi teramani ha iniziato ad inveire verso quelli dell’Aquila ormai in fase di partenza lanciando pietre, bottiglie e cinture e tentando lo scavalcamento della recinzione di separazione, provocando analoga reazione degli aquilani. Solo l’intervento del personale di Polizia presente ha evitato il degenerare delle tensioni in più gravi scontri, frapponendosi fra i due schieramenti e sparando un lacrimogeno a frammentazione che, una volta esploso, si fraziona in parti proprio per non arrecare nocumento alla folla.
Durante la detta concitata fase anche alcuni mezzi della Polizia sono risultati danneggiati.
Poco dopo la situazione è tornata alla calma con il deflusso degli ultimi tifosi di entrambe le tifoserie.
La visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza e della Polizia Scientifica consentirà di verificare le responsabilità dei singoli tifosi nei fatti sopra narrati».