In piazza Orsini la nuova protesta del Comitato di mamme. E oggi 'sciopero' del pranzo a Villa Mosca

TERAMO – Giovedì pomeriggio i genitori dei bambini delle scuole dell’infanzia e primaria del comune di Teramo hanno organizzato un sit-in di protesta davanti alla sede del Municipio in piazza Orsini a Teramo, in concomitanza con a seduta del Consiglio per il question time. E intanto un ‘assaggio’ è stato fatto oggi alla scuola primaria di Villa Mosca, dove le mamme hanno favorito lo ‘sciopero’ del pranzo dei loro ragazzi: non hanno consegnato i buoni, facendo saltare il pasto. Vi hanno aderito in 74 su 85 iscritti.

La protesta di giovedì. La motivazione della nuova discesa in piazza è la stessa della precedente di sabato in piazza Martiri, ovvero il rincaro dei buoni pasto e delle tariffe del servizio di trasporto scolastico ma soprattutto adesso anche sulla sicurezza relativa al servizio scuolabus. Lo conferma l’Associazione dei consumatori Robin Hood, che annuncia anche la presenza di passeggini senza bambini e l’occupazione pacifica di piazza Orsini: l’intento – dice Pasquale Di Ferdinando di Robin Hood – è quello di sensibilizzare le istituzioni locali, come già accaduto a Roma con la rivolta dei passeggini, ad avere una maggiore attenzione verso i bisogni delle famiglie. Proprio la protesta dei genitori teramani, coordinatata fin dai primi giorni attraverso un gruppo Facebook che al momento conta 140 aderenti, ha ricevuto l’appoggio di Gigi De Palo, ex assessore capitolino alla Famiglia e padre di quattro bambini, che ha organizzato la manifestazione a Roma. Il Comitato di protesta intende mandare un segnale all’amministrazione comunale e al sindaco Brucchi: È nostro desiderio – dicono i componenti – collaborare con l’amministrazione comunale per giungere ad una soluzione, ma per fare questo bisogna che ci venga concesso uno spazio di manovra anche minimo. L’immobilismo dichiarato sulle attuali tariffe dei buoni pasto e del servizio di trasporto scolastico non è certo il punto di partenza. Inoltre come è possibile che solo a Teramo si applichino tariffe così alte per servizi che nei comuni limitrofi vengono assicurati a prezzi molto più bassi e certamente scaglionati meglio a seconda del reddito.