Lavoratrice in maternità senza stipendio da agosto

TERAMO – Lavoratrice in maternità senza stipendi da agosto. La vittima è una dipendente della Nike, la società che fino a qualche mese fa ha avuto in gestione il centro di prenotazione ospedaliero e di pagamento dei ticket sanitari della Asl di Teramo. La denuncia arriva dal segretario provinciale della Funzione Pubblica della Uil, Alfiero Di Giammartino, che ricorda anche come oltre 90 ex lavoratori della società stiano ancora aspettando la mensilità di luglio e il trattamento di fine rapporto (per un totale di circa 300mila euro). Secondo Di Giammartino, nel caso della lavoratrice ancora in forza all’azienda perchè appunto in maternità (da agosto gli altri lavoratori sono passati alle dipendenze del nuovo gestore, la Service), l’azienda avrebbe “impropriamente trattenuto i soldi dell’Inps. Per questo – aggiunge – ci siamo rivolti all’Ispettorato del Lavoro di Teramo per un immediato accertamento di responsabilità, anche di tipo penale, e all’Inps di Teramo per il pagamento diretto alla lavoratrice”. Sulla vicenda dell’appalto servizio cup/cassa della Asl di Teramo, la Uil ha inoltrato diffida e messa in mora sia alla ditta che alla Asl, per il pagamento della mensilità di luglio e il trattamento di fine rapporto ai 90 lavoratori licenziati lo scorso 31 luglio. “Siamo determinati a procedere con decreti ingiuntivi sia alla Nike che alla Asl in quanto ente appaltante e responsabile in solido”. “Queste situazioni ormai sono ricorrenti quotidianamente, dipendenti senza stipendio, sottopagati, contratti part-time solo di alcune ore settimanali – chiude Di Giammartino – è uno stillicidio. Ma, la cosa più sorprendente è che sono appalti e servizi pubblici dove le regole sono trasparenza, correttezza e buona fede. Ecco perché si rende necessario un intervento risolutivo da parte delle autorità preposte affinché siano ripristinati i diritti dei lavoratori e messi al bando pseudoimprenditori che approfittano dei bisogni altrui”