Punti nascita, approvata la risoluzione di Forza Italia

TERAMO – Approvata all’unanimità in Consiglio regionale la risoluzione dei consiglieri di Forza Italia per scongiurare lo stop dei quattro punti nascita (Atri, Sulmona, Penne e Ortona, quelli cioè sotto i 500 parti annuali), a rischio chiusura nell’ambito delle misure per consentire il rientro della sanità abruzzese dal commissariamento. "Il documento, ampiamente condiviso dall’assise rappresenta un altro importante successo per Forza Italia così come già accaduto per la questione della compartecipazione dei ticket sanitari", spiega una nota del gruppo a margine del via libera alla risoluzione avanzata dai cinque consiglieri regionali Paolo Gatti, Gianni Chiodi, Lorenzo Sospiri, Mauro Febbo ed Emilio Iampieri. "Con il documento – continuano gli esponenti del centrodestra – si chiede al presidente della Regione e commissario ad acta della Sanità, Luciano D’Alfonso, l’attivazione di un tavolo istituzionale per uno studio più approfondito dell’intera rete neonatale prima della decisione di chiusura di qualunque punto nascita anche al fine di valutare eventuali deroghe al principio dei 500 parti l’anno previsti dal Piano Fazio". La risoluzione chiede inoltre l’attivazione sia del servizio di trasporto per le emergenze neonatali (Sten) sia del servizio di trasporto materno assistito (Stam) "per un miglior collegamento delle neonatologie con la rete regionale di emergenza come richiesto dal Comitato Lea", oltre al potenziamento "del livello strutturale e organizzativo dei reparti di ostetricia e ginecologia che resteranno attivi prima della chiusura di qualunque punto nascita”.

LA SODDISFAZIONE DEL CONSIGLIERE GEROSOLIMO (ABRUZZO CIVICO) – Soddisfazione per il voto anche da parte del consigliere regionale di "Abruzzo Civico", Andrea Gerosolimo. "L’unanimità del voto ci ha dato ragione – scrive – e conoscendo l’attenzione del governatore D’Alfonso sulla questione dei punti nascita, lo studio più approfondito dell’intera rete neonatale della Regione, sarà commissionato a stretto giro di posta". "Stando alla risoluzione approvata – prosegue – sarà un tavolo istituzionale a doversene occupare e, in quella sede, dovranno essere presenti i membri del Comitato percorso nascite Abruzzo, i tecnici regionali, l’Agenzia Sanitaria regionale e il Comitato ristretto dei Sindaci. Resta dunque alta la nostra attenzione sul problema dei punti nascita e, benchè consapevoli che uscire dal commissariamento sia un passo risolutore per la Sanità abruzzese, lavoreremo affinchè lo stringente parametro fissato dal decreto Fazio che stabilisce come per l’attivazione dei punti nascite sia subordinato a 500 parti, possa essere derogato in virtù di dati oggettivi e certamente non marginali".