Provinciali, Pd e Teramo Cambia: «E' la fine del centrodestra»

TERAMO – “Il successo di Renzo Di Sabatino alle provinciali è l’ultima tappa di un ciclo che segna la fine del centrodestra teramano e del modello fallimentare con cui ha governato in questi anni”. E’ questo il commento dei gruppi d’opposizione in Comune, Pd e Teramo Cambia, dopo il risultato del voto di domenica scorsa che ha visto il centrosinistra strappare l’ente di Via Milli al centrodestra. “E’ sintomatico – continuano le forze di minoranza – che la sconfitta sia maturata essenzialmente a Teramo dove il voto dei consiglieri di maggioranza ha il sapore della sfiducia nei confronti del sindaco Brucchi, costretto a incassare l’ennesimo schiaffo politico nonostante gli sforzi posti in essere”. “Per far quadrare i conti – aggiungono con sarcasmo Pd e Teramo Cambia – non sono bastati la nomina di 9 assessori, la scelta di dare la presidenza del consiglio a un ex consigliere di centrosinistra (Milton Di Sabatino ndr.), gli incarichi a consiglieri ‘scontenti’ e, infine, la nomina di componenti del Cda della Team in spregio allo statuto comunale”. Il tutto, secondo le minoranze, a danno della città “che si vede applicare le imposte della Iuc al massimo e soprattutto delle famiglie che in questi giorni hanno visto aumentare in modo significativo i buoni mensa della scuola e il costo del servizio scuolabus”. “Nei prossimi giorni poi arriverà in consiglio il bilancio – chiude la nota – e non si prevede nulla di buono: aumento della pressione tributaria, riduzione dei servizi alle famiglie e a tutti i cittadini, stangata per il mondo produttivo”.