Al museo di Ripoli la conferenza internazionale "Diritto alla bellezza"

TERAMO – Il Parco Archeologico e Museo di Ripoli a Corropoli ospiterà la conferenza internazionale “Diritto alla Bellezza”, dedicata alla protezione e alla valorizzazione del patrimonio culturale. L’iniziativa è ideata e organizzata da "Italico Centro di ricerca per fare, conservare e valorizzare l’Arte (onlus)" e dall’università di Teramo. L’appuntamento è da venerdì 24 a domenica 26 ottobre. La conferenza internazionale si svilupperà in due sessioni. Quella di venerdì (ore 9) ha l’obiettivo di approfondire le problematiche connesse alle attività di contrasto al traffico illecito di beni culturali, in particolare attraverso gli strumenti normativi internazionali, unionali e nazionali. La sessione è coordinata da Maria Cristina Giannini, docente di Criminologia e coordinatrice del Master di secondo livello in International Cooperation against Transnational Financial Organized Crime dell’ateneo teramano. La sessione che si terrà sabato 25 ottobre (ore 9) presieduta da Carlo Tozzi dell’Università di Pisa, sarà invece l’occasione per tracciare un quadro aggiornato delle conoscenze sulla diffusione della ceramica dipinta in età neolitica che, diffusa in area balcanica, trova nell’area Medio Adriatica il suo limite più occidentale. Sarà, quindi, «una occasione ‒ si legge nella presentazione ‒ per far conoscere alla comunità scientifica nazionale e internazionale la cultura di Ripoli, che per raffinatezza e bellezza della sua ceramica dipinta sembra preludere a quella che sarà l’altra grande stagione di una produzione artistica abruzzese universalmente nota nel mondo, quella della ceramica di Castelli». Il convegno, che ha ottenuto l’adesione del Presidente della Repubblica, si svolge sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, dell’Accademia di Scienze della Repubblica di Albania, della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo e dell’Unione dei Comuni Città Territorio Val Vibrata ed è stata organizzata in collaborazione con il British Museum, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e il Comune di Corropoli.